Chi può essere così crudele da abbandonare un cane cieco con una corda al collo? La storia di Delphine

È stata finalmente adottata Delphine, la cagnolina cieca che era stata abbandonata e legata con una corda ad una pila di mattoni.

Delphine è il nome che i volontari hanno scelto per questa tenera cagnolina non vedente abbandonata in modo crudele. Era stata legata ad un ammasso di mattoni con un cordone di nylon, senza acqua né cibo e col rischio di morire soffocata. Non si sa esattamente da quanti giorni fosse in quelle condizioni estreme, ma, quando l’hanno trovata i volontari, Delphine appariva in evidente stato di shock. Quando l’ho presa in braccio era terrorizzata. Non so come si possa abbandonare un cane, per di più disabile, in quelle condizioni. Queste persone non meritano di avere animali – questo il commento dell’ispettrice Tina Nash che l’aveva recuperata, nei pressi di Maidstone, nel Kent, per poi trasportarla al Leybourne Animal Centre, dove la cagnetta, dopo il ritrovamento, ha ricevuto le prime cure.

La povera cagnolina, di razza Springer Spaniel, in seguito all’ esperienza traumatizzante, ha riportato dei danni psicologici difficili da superare, aggravati dalla sua cecità. Essendo cieca ha fatto più fatica ad abituarsi al nuovo ambiente che la circondava. Però lentamente ha cominciato ad uscire dal guscio – ha spiegato Angelina Allingham, una delle operatrici del centro di soccorso per animali. Grazie all’impegno dei volontari – che nei primi tempi della sua lunga ripresa l’hanno sempre tenuta in braccio durante ogni spostamento – la cagnetta ha gradualmente recuperato e fortunatamente è stata adottata da una famiglia che si è offerta di occuparsi di lei.

Oggi Delphine, che è estremamente affettuosa, ha ripreso a vivere. La famiglia che l’ha adottata ha anche un altro cane, con cui Delphine va molto d’accordo e riceve tutte le cure e l’amore di cui un cane nelle sue condizioni ha bisogno. Ancora oggi gli investigatori stanno cercando l’ex padrone della cagnetta, responsabile di un gesto tanto crudele quanto vile.

Photo Credits: Facebook/Twitter