L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), presieduta da Lorenzo Croce, ha sporto denuncia contro un sito Internet che organizzava incontri sessuali con animali nel Nord Italia. Animali domestici, ma anche animali da cortile e da stallaggio, un caso davvero estremo di perversione. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo di inchiesta per identificare e perseguire i responsabili.
Sono passati esattamente 9 mesi e quattro giorni da quando l’AIDAA ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Aosta in merito ad incontri sessuali con animali organizzati attraverso contatti presi su un forum e attraverso alcune chat erotiche collegate a siti pornografici di sesso con animali visibili anche ai bambini. È datata 16 settembre 2016 la comunicazione della Procura della Repubblica di Aosta con la quale informa di aver aperto un fascicolo di indagini (numerato 632/2015) e di aver demandato le stesse al locale comando del Corpo Forestale dello Stato, chiedendo contemporaneamente chiede di fornire la documentazione in possesso dell’Associazione entro fine mese.
La denuncia era scattata dopo i controlli effettuati e le segnalazioni che parlavano di rapporti sessuali con animali organizzati in diverse località del Piemonte (in particolare nelle province di Vercelli, Novara, Vco) e nella provincia di Aosta attraverso un sito Internet. Il sito diffondeva filmati amatoriali facilmente scaricabili di sesso con animali girati in Italia e costituiva il mezzo attraverso il quale persone provenienti prevalentemente dalle regioni del nord Italia, chiedevano ed offrivano sesso con animali.
Secondo l’esposto presentato e firmato dal Presidente dell’AIDAA Lorenzo Croce, il sito web metteva in contatto persone che poi si radunavano per compiere atti sessuali e vere e proprie orge con l’uso di animali, in particolare con cani e cavalli di proprietà usati in un vero e proprio scambio di coppia e forse a pagamento. La novità di questo sito rispetto ad altri è che le pratiche sessuali con animali avvenivano spesso in luoghi aperti e gli animali coinvolti includono animali da cortile o da stallaggio, in particolare polli, asini, tacchini e in due casi cavalli e una mucca. Dopo il fascicolo di inchiesta aperto dalla Procura, forse si potrà finalmente svelare i nomi dei responsabili di tali azioni e portarli davanti a una corte di giustizia.
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