Sembrerebbe una storia d’altri tempi, di quelle che si consumavano nella solitudine delle montagne in cui l’uomo perdeva completamente la dimensione della realtà per i troppi giorni trascorsi con il bestiame fuori dal mondo, ma in realtà quest’incredibile storia è accaduta nei giorni nostri nella Capitale, esattamente nel parco della Caffarella. Una povera asinella è stata legata giorno e notte ad un palo, seviziata e continuamente abusata da un pastore, senza avere alcuna possibilità di difendersi. L’episodio è stato denunciato dall’Associazione Animalisti Italiani Onlus e da alcuni cittadini increduli alla scena che si presentava ai loro occhi.
In particolare, una signora che passeggiava col proprio cane ha assistito alla violenza ed ha fatto partire la segnalazione che ha poi mobilitato i Carabinieri. La povera asinella è stata ritrovata in condizioni molte critiche, in quanto era legata con una corda cortissima e presentava evidenti segni di violenze reiterate nel tempo. Il pastore, che vende prodotti caseari, possiede anche delle pecore e detiene questi animali abusivamente nel parco in condizioni igienico sanitarie non ottimali, ma ciò che più sconvolge e l’abuso sessuale sulla povera asina, in un luogo dove passano anche dei bambini.
L’uomo è stato denunciato alle forze dell’ordine con l’accusa di maltrattamento grave. Esiste anche un video che testimonia l’accaduto, che è stato inviato dall’Associazione Animalisti in Parlamento, per far aggiungere alla legge relativa ai reati contro gli animali anche la zooerastia, ossia la pratica di avere rapporti sessuali con animali, un fenomeno che ricade nella classificazione di psicopatologia sessuale e considerato a tutti gli effetti una perversione. All’origine di questo disturbo sessuale sembra esservi la difficoltà di relazionarsi in maniera sana agli altri individui, motivo che spingerebbe a mettere in pratica il desiderio di accoppiarsi con un essere non consenziente e sottomesso come l’animale.