Un agghiacciante episodio di crudeltà si è consumato ai danni di un povero gattino, ucciso in modo barbaro da tre minorenni nella provincia di Siracusa.
Che ormai vi sia una generale crisi di valori è cosa risaputa, tuttavia ci sono gesti che lasciano tuttora molto perplessi, soprattutto se a compierlo sono dei giovani, ossia coloro che dovrebbero rappresentare il futuro del mondo. Le protagoniste di questa sconvolgente vicenda di crudeltà sono infatti proprio tre minorenni di Priolo, nel Siracusano, che, non sapendo come trascorrere le loro giornate vuote, hanno scelto come “passatempo” torturare e uccidere un povero gattino indifeso.
Il gatto è stato lanciato con violenza oltre un recinto ed ha fatto un volo di molti metri prima di schiantarsi al suolo per poi morire sicuramente tra sofferenze atroci. Basti immaginare cosa possa essere accaduto ai suoi organi interni e alle sue ossa dopo un atterraggio del genere e che agonia straziante avrà dovuto subire prima di morire. Nel video si vede chiaramente una delle due ragazze che prende in mano il gatto, che appare inerme, e, incitata dal ragazzo che riprende la scena, lo lancia quanto più lontano possibile, per poi esplodere in una risata fiera e compiaciuta. La “bravata” raccapricciante è stata giustificata con la frase volevamo solo divertirci e quel che è più grave è che, sempre per “divertirsi” il tutto è stato tutto filmato e pubblicato sui social.
Tuttavia, i protagonisti dell’accaduto, i cui nomi sono stati resi noti alle autorità pubbliche, non hanno fatto i conti con le conseguenze del loro gesto sadico, che sembra comunque non sia l’unico atto crudele da loro messo in atto, visto che in contrada Talà, alla periferia di Priolo, dove si è svolto l’accaduto, sarebbero già spariti misteriosamente altri gattini di proprietà dei residenti della zona mentre un altro è stato trovato con una zampa fratturata. L’ENPA e molte altre associazioni animaliste, tra cui Animalisti Italiani Onlus, il cui Presidente è Walter Caporale, si sono già attivate per dare il loro fattivo contributo affinché i responsabili di questo atroce gesto se ne assumano tutte le responsabilità legali e per organizzare manifestazioni allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica.
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