“Non è solo un cane”: la volontaria risponde alle polemiche dopo il terremoto

Dopo il terremoto del 24 agosto, in questi giorni di disperazione, sono nate anche polemiche per l’importanza data ai cani salvati. Ma una volontaria ha risposto alle critiche

Lo hanno pensato in molti, è una cosa che dobbiamo accettare: perché raccontare le storie di cani salvati dal terremoto del 24 agosto (LEGGI ANCHE: IL CANE VAGA SOLO PER LE STRADE DESERTE DOPO IL TERREMOTO, QUALCUNO LO RICONOSCE?) se ci sono tante persone che hanno perso la vita sotto le macerie? Ma la risposta a questa domanda secondo noi sta in questa storia, raccontata da una volontaria, Giulia Novelli, al sito www.rietilife.com.

Giulia è una veterinaria reatina che, dopo la tragedia, è corsa volontariamente sui luoghi devastati, per cercare di recuperare i tanti animali coinvolti nei crolli e di prestare loro soccorso. Ma non tutti hanno apprezzato o capito il suo impegno: “Mentre prestavamo soccorso ad un cagnolino che guaiva sotto le macerie – ha detto la dottoressa – qualcuno ha tentato di criticare il nostro lavoro, rimarcando che quello era solo un cane, mentre c’erano persone da salvare“.

Lei, naturalmente, è andata avanti nel recupero, anche grazie all’aiuto di un poliziotto e di un altro 4 zampe, Grimm (LEGGI ANCHE: TERREMOTO, CANE SALVA CANE. STORIA DI GRIMM CHE HA TROVATO UN METICCIO). Già, il meticcio recuperato è quel piccolo Damiano talmente spaventato che mordeva tutti, come aveva raccontato l’agente che aveva partecipato al suo recupero. Ma non solo, perché: “Mentre lo accudivamo – ha proseguito la veterinaria – è stato notato da un bambino disteso su una barella che l’ha subito chiamato a sé: era il suo cane. Abbiamo visto cambiare l’espressione di un bimbo traumatizzato, felice di abbracciare il proprio fedele compagno che non si è più discostato da quella barella. Questo è il supporto che danno gli animali in questo momento, anche perché a quel bambino è rimasto solo il cane. Ha perso tutta la famiglia“.

cane ok

No, non è solo un cane e non servono altre parole per capire.

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