Una bambina di 11 anni è stata morsa dal suo cane di casa, un Rottweiler, e ha dovuto subire un’operazione al volto. Ma quando si è svegliata ha chiesto perdono per l’animale
Si è svegliata dall’operazione e la prima cosa che ha chiesto alla mamma e ai familiari era dove fosse Raul, il suo cane, un Rottweiler di 9 anni che solo qualche giorno fa l’aveva azzannata al volto, costringendola al ricovero e a un delicato intervento maxillo-facciale. Perché Mariella, 11 anni, nonostante quanto è accaduto, ama profondamente quel cane ed è convinta che non debba essere punito. “Vi prego, non fatelo portare via – ha detto – non è stata colpa sua”.
E Raul, infatti, è ancora lì, nella casa del torinese dove è avvenuta l’aggressione e dove Mariella abita con la sua famiglia. Secondo il giornalista de La Stampa che ha visitato il luogo dell’incidente, il Rottweiler non sembra aggressivo, si avvicina curioso agli sconosciuti che oltrepassano il cancello, abbaia senza esagerare, poi torna a sdraiarsi. Fortunatamente, la sua piccola amica non è mai stata in pericolo di vita e le ferite sono state giudicate guaribili in una trentina di giorni: “È una situazione – hanno detto i medici – da tenere strettamente sotto controllo anche per il pericolo di infezioni. Poi si valuteranno ulteriori interventi per ridurre il danno al viso”.
“Abbiamo passato momenti difficili – ha commentato poi la mamma della bambina – ma per fortuna mia figlia sta bene. Si è trattato di un incidente, non è colpa di nessuno e non facciamolo diventare un caso. Mia figlia è cresciuta con quel cane, lo adora. Non so cosa sia successo, ma di certo non è portando via Raul che le sue cicatrici potranno guarire. Anche se ancora non sappiamo se spariranno”. Al momento, infatti, diversamente da quanto avvenuto in Sicilia (LEGGI ANCHE: BIMBO DI UN ANNO SBRANATO DAL CANE DI FAMIGLIA) non ci sono indagati. I veterinari dell’Asl To5 hanno accertato che tutta la documentazione relativa al cane è in regola. Raul sarà posto per un periodo sotto osservazione da cui dipenderà il suo futuro: “È giusto controllarlo ma non lo devono portare via – ripete la sua proprietaria – non è mai stato cattivo”.
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