“Uccidete i cani a bastonate e mangiateli”. L’invito di Kim Jong Un al popolo

Mentre il mondo intero ha cercato di fermare i giorni dei Bok Nal, il governo della Corea del Nord ha promosso una campagna mediatica a favore della carne di cane per combattere la povertà alimentare nel Paese

“Uccideteli a bastonate per ottenere una carne più buona, e conservate anche la pelliccia”. Sono queste le parole usate da Kim Jong Un, il leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che è tornato a parlare e a stupire il mondo intero con una campagna mediatica che invita i cittadini a mangiare la carne di cane. Il governo di Pyongyang sta cercando di convincere i cittadini che vivono già in assoluta povertà che “la carne di cane contiene più vitamine di quella di pollo, manzo o maiale“.

Ma l’orrore non si ferma qui: perché come dicevamo, secondo quanto affermato dal il Korea Times, gli spot del governo su radio, televisione e Internet arrivano a suggerire di uccidere il cane a bastonate per ottenere una carne più buona, conservandone anche la pelliccia. Inoltre, nei messaggi, si citano anche vecchi proverbi, come quello secondo cui una sola fetta di carne di cane è sempre la miglior medicina.

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Immediate, ma purtroppo inutili al momento le proteste degli animalisti di tutto il mondo (LEGGI ANCHE: “COREA DEL SUD, L’ORRORE È SERVITO”. LA BRAMBILLA CONTRO LA ZUPPA DI CANE). Perché mangiare cane è un’usanza molto diffusa in diversi Paesi asiatici. La carne è considerata prelibata, si pensa abbia proprietà curative ed è credenza popolare che d’inverno riscaldi dal freddo: questo ha dato origine negli anni anche a un diffuso mercato del contrabbando. Molti vengono dalle strade, altri sono allevati illegalmente, o rapiti e portati via dalle case dove abitavano. Un orrore che va fermato e non incentivato, come invece il giovane dittatore coreano sta cercando di fare.

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