Pantelleria, il comune vuole uccidere i tori: la soluzione arriva dal web

Tre tori di Pantelleria che vivevano allo stato brado stavano per essere uccisi: ma grazie all’impegno dell’associazione Animalisti Italiani Onlus che ha lanciato una mobilitazione via web gli animali vivranno

Avevano deciso di ucciderli e lo avrebbero fatto al più presto. Parliamo dei 3 tori di Pantelleria che, secondo il comune, erano diventati troppo pericolosi per la popolazione locale: gli animali che avevano sempre vissuto allo stato brado si erano avvicinati di recente al centro abitato, spinti dagli ultimi incendi. Così, “poiché sempre di animali si stava parlando”, l’unica soluzione al problema trovata era anche più sbrigativa: eliminarli.

Fortunatamente, però, le cose sono andate diversamente e i tori vivranno. Salvatore Gabriele, il sindaco dell’isola siciliana, ha infatti ritirato la delibera che puntava sull’abbattere i bovini. Dopo la mobilitazione promossa via web dall’associazione Animalisti Italiani Onlus (e che ha coinvolto numerosi attivisti e semplici cittadini sdegnati dalla scelta del comune), con un “mail bombing” al primo cittadino e altre dimostrazioni di protesta, la giunta ha fatto dietro front. Non solo, perché c’è stata anche una petizione lanciata online da una semplice cittadina di Pantelleria che in questi giorni ha raccolto moltissime firme.

toro

Gli animali, quindi, saranno semplicemente spostati in una valle, con persone pronte a prendersene cura. Insomma, alla fine ha prevalso il buon senso: e i tori sono salvi. “Ringrazio il sindaco Gabriele per la decisione presa – ha detto Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus in un comunicato ufficiale – Speriamo che quanto accaduto riesca finalmente a dimostrare che, con un filo di ingegno, si possono trovare soluzioni pratiche nel rispetto della vita degli animali, senza scegliere la via più rapida e brutale”.

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