Rissa a Downing Street: il gatto del primo ministro litiga col “coinquilino”

I gatti più famosi e potenti della Gran Bretagna non riescono ad andare d’accordo. Così, dopo l’ennesima lite a Downing Street, i funzionari di Whitehall sono corsi ai ripari, chiamando in campo un esperto

Ha resistito al passaggio di Cameron e ha dato per primo il benvenuto a Theresa May a Downing Street. Ma, a quanto pare, anche l’amato gatto Larry di Inghilterra ha i suoi problemi, perché non è più l’unico felino col posto fisso, ovvero colui incaricato di dare la caccia ai topi nelle stanze del potere britannico. Infatti, da quando è arrivato Palmerston, il “collega” adottato dal Foreign Office, le cose non vanno affatto bene. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali i mici non la smettono di azzuffarsi e, stando anche alle foto pubblicate su Twitter, le risse peggiorano di giorno in giorno.

Già nel 2012 Larry era stato immortalato mentre litigava con Freya, la gatta del cancelliere George Osborne, sua vicina di casa. Ma poiché adesso i rischi di ferirsi che corrono i due animali sono sempre più alti, i funzionari di Whitehall sono corsi ai ripari chiamando un esperto del centro per cani e gatti di Battersea, uno fra i maggiori nella capitale, che poi è il posto dove vivevano i due 4 zampe prima di essere adottati. Secondo quanto dichiarato da una delle dirigenti, Lindsey Quinlan, i felini si starebbero scontrando per questioni di territorio. La soluzione, quindi, sarebbe semplice: le loro uscite dovranno essere limitate per evitare che la tensione fra i mici di Downing Street si aggiunga a quella politica dell’ultimo periodo.

micio

È dal 2011 che Larry the Cat (come lo chiamano i suoi fan sui social network) è stato assunto come “chief mouser”. “È un gatto impiegato dello Stato – aveva spiegato alla Bbc un portavoce del Governo – non appartiene ai Cameron. Larry rimarrà”. E così è stato infatti. Eppure l’arrivo di Palmerston e le continue baruffe ora mettono a rischio il suo “posto di lavoro”. Chi la spunterà?

Photo Credits Twitter

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