Un cane ha corso insieme allo scozzese Dion Leonard per tutta la GobiMarch 2016, la corsa che si svolge nel deserto cinese. Ora l’atleta vorrebbe adottarlo, ma non è semplice
Lo ha chiamato Gobi, come la Gobi March 2016, la corsa tra le montagne del Tian Shan attraverso il deserto Gobi, in cui lo ha conosciuto. E ora l’atleta scozzese Dion Leonard vorrebbe tenerlo con sé. Parliamo del piccolo cane randagio che è diventato una specie di stella della Rete per aver tagliato il traguardo insieme a Leonard.
Non solo. Perché durante le diverse tappe, lungo tutto il percorso (che si snoda per ben 250 chilometri, ndr.), il 4 zampe è comparso più volte e ha iniziato a seguire i maratoneti, legando specialmente con la squadra scozzese e il concorrente Leonard. Così, quel cagnolino color miele è diventato una specie mascotte anche per gli stessi organizzatori, che hanno iniziato a dar da mangiare alla bestiola e che, quando ha avuto un colpo di calore, l’hanno subito curata.
E come un vero corridore, Gobi, una volta ripresosi, ha poi voluto finire la gara, percorrendo gli ultimi 100 chilometri al fianco del suo amico Leonard, con il quale si è da subito creato un forte legame. “È venuto verso di me – ha detto lo sportivo al Daily Mail – e da quel momento non mi ha più lasciato”. Per questo, dopo la fine della competizione, il maratoneta scozzese ha deciso di portare Gobi a casa sua. Ma le cose non sono semplici, purtroppo.
L’uomo, infatti, ha dovuto chiedere aiuto a un’organizzazione che si sta occupando delle pratiche internazionali e che ha promesso di prendersi cura del cane nei 4 mesi necessari per la burocrazia e per la raccolta fondi, che scadrà a settembre prossimo. Anche in Rete è nata una campagna con tanto di hashtag #bringGobihome per poter pagare le cure, la quarantena e il trasferimento di Gobi ad Edimburgo, dove potrà finalmente ricongiungersi col suo amico e correre con lui per il resto della sua vita.
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