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Angela, secondo cane impiccato in Calabria: la tragedia davanti ai cuccioli

A distanza di pochi giorni, un altro cane è stato impiccato in Calabria, questa volta di fronte ai suoi cuccioli. Per l’Enpa l’intervento nella regione è ormai necessario

Sembra incredibile, eppure, a distanza di pochi giorni dall’immane tragedia di Angelo, il cane randagio impiccato da 4 ragazzi calabresi (LEGGI ANCHE: IN PIAZZA PER ANGELO, IL CANE BASTONATO E IMPICCATO DA 4 RAGAZZI “NORMALI”), ecco che, sempre in Calabria, un altro cane è stato ucciso nello stesso modo barbaro.

A darne notizia sono i volontari dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) che hanno individuato il corpo senza vita della cagnetta talmente malridotto da rendere impossibile qualsiasi accertamento. Ma non solo: vicino a quello che era ormai il cadavere di Angela sono stati trovati anche 3 cuccioli vivi, terrorizzati, ma ancora in buona salute. Subito soccorsi, i piccoli sono stati trasferiti nel rifugio di Vibo Valentia gestito dall’Enpa, che ha intanto attivato il proprio ufficio legale perché assuma tutte le opportune iniziative giudiziarie.

“Questo è il secondo episodio di impiccagione che si verifica in Calabria nel giro di pochi giorni. Purtroppo – ha detto la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi in un comunicato ufficiale – mi riesce molto difficile pensare a fatti isolati; d’altro canto, nella regione episodi di violenza contro gli animali non sono infrequenti. Ciò dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto sia urgente inasprire le pene per i reati di maltrattamento e uccisione di animali. Di fronte a fatti simili abbiamo bisogno di un forte deterrente: dobbiamo dire chiaro e forte che siamo in presenza di atti criminali gravissimi, compiuti ai danni dell’intera società”.

Ora si spera che i criminali vengano identificati e che, come è accaduto per il povero Angelo, si apra per loro un percorso giudiziario. Ma Enpa spera pure che si trovino presto soluzioni adeguate contro il randagismo. “È inaccettabile che la nostra provincia non abbia un canile sanitario – ha aggiunto Enrica Saccani presidente dell’Enpa di Vibo Valentia – indebolisce tutte le iniziative di prevenzione e di contrasto al randagismo, che comunque ci sforziamo di realizzare sul territorio. Se avessimo avuto una struttura adeguata, forse la povera Angela non sarebbe rimasta sconosciuta fino alla morte, forse lei e suoi cuccioli avrebbero ricevuto la giusta e doverosa protezione”.

Photo Credits Facebook (di repertorio)

Redazione

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