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“L’esperto risponde”: i cani possono trasmettere la toxoplasmosi?

Nella rubrica settimanale di Velvet Pets questa volta trattiamo i cani e la toxoplasmosi: come riconoscere i sintomi e come curarli?

Si parla spesso, a volte anche a sproposito, di gatti e toxoplasmosi (LEGGI ANCHE: I GATTI PORTANO LA TOXOPLASMOSI? IL VETERINARIO LAURA JURILLI “UNA PAURA INGIUSTIFICATA”), ma poco degli altri animali, uomo compreso. Come prima cosa, va detto che la toxoplasmosi è una malattia provocata da un parassita della famiglia dei coccidi, il Toxoplasma gondii. Questo compie l’intero ciclo vitale solo nel gatto, definito “ospite definitivo”, dove le uova del parassita vengono espulse attraverso le feci. Gli altri esseri viventi sono considerati “ospiti intermedi” e possono contrarre la malattia senza diventare veicolo di trasmissione.

Un cane che viene a contatto con le feci infette di un felino può essere contagiato. Un’altra tipologia di contagio può derivare dall’ingestione di carne cruda oppure poco cotta, come carpaccio, roast-beef, prosciutto crudo e salsiccia. Oppure verdure dell’orto infettate da feci di un gatto malato, ma anche l’ingestione di animali morti contaminati.

SINTOMI
Quindi, il cane può contrarre la malattia, ma non risulta un pericolo di contagio per l’uomo, né tantomeno per le donne in gravidanza. Il Toxoplasma gondii, una volta ingerito dal cane, si infiltra nei tessuti a livello intestinale si può duplicare invadendo le cellule limitrofe e successivamente tutto l’organismo. Il decorso spesso è asintomatico, ma questo non vuol dire che va sottovalutato: la toxoplasmosi spesso sfrutta altre patologie e malattie in atto, o meglio si avvantaggia delle condizioni di immunodepressione aumentando la gravità dei sintomi. I soggetti più esposti sono i cuccioli e gli esemplari anziani. Nel primo caso la malattia si affianca al cimurro con sintomi quali ipertermia, febbre, tonsillite, diarrea, tosse, vomito e difficoltà respiratorie. Nel secondo i soggetti più fragili sono vittime di problemi neurologici e muscolari. I sintomi maggiormente individuabili sono tremori, perdita della coordinazione muscolare, convulsioni, paresi, paralisi e nei casi gravi cecità.

DIAGNOSI E CURA
Per impedire che il cane contragga la toxoplasmosi, è bene non fornirgli carne cruda o poco cotta, quindi mantenere pulite ciotole e gli spazi comuni con gatti. Ovviamente, ogni caso è a sé e deve essere il veterinario a indicare la cura più adatta. Quindi, se pensate che il vostro cane possa essere stato contagiato è bene portarlo da un dottore a fare subito il test.

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Redazione

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