Adotta un gatto cieco, poi torna al gattile fa una scelta coraggiosa [FOTO]

La commovente storia di Blue, un gattino cieco che non riusciva a vivere senza le sue sorelline, cieche anche loro. Per fortuna, la persona che ha adottato il primo ha poi fatto anche una scelta coraggiosa

C’erano una volta 3 gattini ciechi e, per fortuna, ci sono ancora. Perché Blue ha finalmente ritrovato le sue amate sorelle, Meadow e Little Willow e ora i mici vivono insieme felici e contenti nella loro casa. Ma non è stato sempre così. Come scrive il sito The Dodo, la loro storia inizia poco prima di Natale del 2014, quando i 3 felini vengono lasciati in un magazzino di Dubai: erano stati abbandonati.

Il motivo? Probabilmente per la loro cecità, sopraggiunta a quanto pare per un’infezione dovuta a un’influenza non curata. Per loro, a quel punto, si sono aperte le porte di un gattile: meglio della strada sicuramente, anche perché almeno erano insieme. I volontari del rifugio, però, non credevano che, vista la loro condizione fisica, avrebbero mai trovato qualcuno disposto ad adottarli così, quando Catherine Magno ha scelto Blue, sono stati ben felici di affidarglielo. Almeno uno di loro avrebbe avuto una famiglia.

Blue, però, senza le sue sorelle si sentiva perso. Era come se gli “mancasse un pezzo”, ben più importante degli occhi. Continuava a piangere, non riusciva a dimenticare. Di sicuro, molte persone lo avrebbero riportato indietro, ma Catherine no. Lei ha fatto una cosa diversa: è tornata sì al gattile, ma solo per adottare anche Meadow e Little Willow. Ora i felini sono insieme e si sono adattati benissimo alla vita d’appartamento. “Ognuno di loro ha la propria personalità – ha commentato la Magno – Ma sono ugualmente affettuosi e hanno bisogno del contatto umano”. Per raccontare la loro vicenda e comunicare alle persone che anche se cieco un gatto può vivere benissimo in casa, Catherine ha anche aperto per loro una pagina Facebook, Three Blind Cats, dove si trovano foto, curiosità e “avventure” di questa splendida famigliola.

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