Il cane Oliver, l’amato Labrador Retriever di Antonella Clerici è di nuovo malato ed è ricoverato in clinica. La conduttrice ha postato alcune sue foto sui social, in cerca di pensieri positivi per lui
Quando il proprio animale domestico invecchia, non è sempre facile vederlo andare incontro agli “acciacchi del tempo”. E nemmeno è facile accudirlo come si deve, soprattutto se sei un personaggio famoso con tanti impegni. Antonella Clerici, però, si conferma ancora una volta una proprietaria attenta e premurosa. Infatti, il suo cane Oliver, il Labrador color champagne che vive con la presentatrice da quasi 14 anni e che lei considera come un altro figlio, non sta bene e soffre di crisi epilettiche. Ora, poi, con l’età sono sopraggiunti altri acciacchi e le zampe posteriori hanno iniziato a non reggere il peso del corpo.
Già da qualche anno il cucciolone, di cui la Clerici parla spesso anche quando è in tv, è malato e passa giorni ricoverato in clinica per seguire delle terapie. Proprio come in questi giorni, in cui la conduttrice ha bisogno più che mai di pensieri positivi per lui, tanto da aver divulgato via social foto e video di Oliver dal veterinario, cercando un po’ di conforto dai fan. “Amore mio Oliver ancora in ospedale… Po’ meglio… Piano piano da vecchietto” ha scritto proprio la Clerici su Instagram.
E insieme alle immagini del Labrador ha postato poi anche un disegno fatto da Maelle, la figlia che Antonella ha avuto da Eddy Martens, e che come ovvio che sia ha un legame speciale con l’animale. Lei lo aspetta per passare un’altra estate al mare, ma purtroppo non si sa se questo desiderio potrà essere esaudito e se Maelle che, a scuola ha sempre raccontato di avere un fratello maggiore che si chiama Oliver, potrà tornare in spiaggia col suo amato amico peloso.
Insomma, non deve essere un momento facile per la popolare conduttrice, ma allo stesso tempo Antonella Clerici è anche un esempio di come deve essere un bravo proprietario: deve esserci, deve accudire e stare vicino queste meravigliose creature anche quando gli anni passano e non sono più giovani e scattanti. Anche quando le speranze non sono molte. Stare vicino è l’unica cosa che si può e si deve fare, perché ricordiamoci: loro per noi lo farebbero. Forza Oliver, rimettiti presto!
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