L’ultima strage di animali è avvenuta nel Parco Naturale dei Nebrodi in Sicilia, dove alcuni piromani hanno appiccato incendi dolosi usando corpi di gatti bruciati vivi.
In Sicilia dei piromani hanno dato fuoco a dei gatti per causare incendi. A dare la sconvolgente notizia è stato Giuseppe Antoci, il Presidente del Parco dei Nebrodi, consapevole i cinquecento incendi divampati negli ultimi giorni non erano provocati da semplici piromani, ma dalla cosiddetta Mafia dei Pascoli.
Il Presidente del parco naturale ha confermato che non si tratta di fenomeni di autocombustione ma di incendi dolosi, provocati dall’atroce pratica di dar fuoco a gatti randagi e altri animali, i quali, scappando, hanno reso facile il propagarsi delle fiamme.
Durante un’intervista, Antoci ha espresso chiaramente il suo pensiero su chi possa essere l’artefice di questi scempi, esponendo i motivi per cui sono stati messi in atto: Noi abbiamo colpito le famiglie mafiose togliendo loro non milioni ma miliardi di euro che hanno incassato in questi anni dai fondi europei. C’era un accordo regionale su questo, quindi c’era un’attività legalizzata che percepiva dei fondi che invece dovevano andare ad agricoltori onesti o a giovani che dovevano aprire un’attività.
Questo colpo che abbiamo sferrato, con risultati importanti, è parso chiaro anche dall’attentato che ho subito io in prima persona – ha aggiunto – Forse c’è un filo conduttore, anche se non penso che ci sia solo questo. È il frutto di più aspetti, perché questi incendi si sono verificati anche negli anni precedenti, ma forse anche questo ha influito.
Il Presidente del Parco non si arrende alle provocazioni, nonostante i danni subiti, che hanno messo a rischio la vita di molti cittadini e che hanno raso al suolo decine di migliaia di ettari che l’Europa ci invidia.
Riguardo a quali tecniche abbiano potuto usare i responsabili di questa tragedia ha spiegato: Ci sono diverse tecniche. Ne cito una che è la più efferata: quella di dare fuoco a gatti o altri animali vivi che correndo infiammano più posti per poi finire bruciati insieme al fuoco che loro stessi hanno alimentato. Questa è una tecnica efferata, brutta, da animali quali sono loro. Sono loro i veri animali! Loro vogliono fare la guerra? Bene, noi siamo pronti. Gli strumenti saranno quelli di dimostrare che non si fanno sconti a nessuno. È stato compiuto un grande reato ambientale.