Il pappagallo Bud ha assistito all’omicidio del suo padrone. Dopo mesi dall’accaduto la nuova padrona del pappagallo ha sentito pronunciare ripetutamente dal volatile la frase “non sparare”, il che, a distanza di un anno, sta aprendo possibili indizi su chi possa aver ucciso l’uomo.
Nel maggio del 2015 Martin Duram, di 45 anni, è stato vittima di una sparatoria in casa sua, nel Michigan, Stati Uniti. Accanto al corpo primo di vita, fu trovata la moglie Glenna, che, nonostante avesse ricevuto una botta in testa, è stata trovata viva. Ad assistere l’intera vicenda Bud, il pappagallo cenerino della vittima, che potrebbe far incastrare, chi ha realmente ucciso il signor Duram.
Infatti la nuova proprietaria del pappagallo, Christina Keller (ex moglie di Martin), ha raccontato in una trasmissione televisiva che, negli ultimi mesi, Bud ha incominciato a ripetere di continuo delle frasi, riproducendo un litigio tra un uomo e una donna, ad esempio Don’t fu…ing shoot me. La donna ha spiegato: Ho sentito Bud riprodurre due voci a me familiari, due voci che riconosco. Una di un uomo e una di una donna che litigavano. Penso che “Non sparare” siano state le ultime parole di Martin. Quando Bud si mette a ripetere questa scena scende il gelo in casa, sono momenti davvero molto pesanti.
Glenna, trovata sulla scena del crimine, ha spiegato alla polizia che non ricorda nulla della sparatoria fino a quando si è svegliata ricoverata in ospedale e tra i vari referti sono stati trovati 3 biglietti di addio probabilmente scritti da Glenna ma che ha spiegato di non ricordare di averli scritti, dicendo alla polizia: So per certo che non ho ucciso mio marito.
La testimonianza del pappagallo potrebbe essere una svolta della giurisprudenza americana, ma, secondo l’avvocato Michael Walsh, quello che ripete il pappagallo non può essere una prova sufficiente in tribunale, poiché non vi è certezza di dove abbia potuto sentire quelle frasi, potrebbe ad esempio averle sentite in TV. Resta il fatto che la riproduzione della scena secondo le frasi ripetute dal pappagallo è verosimile e non esclude, nella lista dei sospettati, la moglie della vittima.
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