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Sentenza shock: il sesso con animali non è reato

Una sentenza shock ha sconvolto l’opinione pubblica canadese, la Corte Suprema ha assolto un uomo accusato di aver avuto rapporti sessuali con il proprio cane domestico perché, si legge nella motivazione: “non c’è stata penetrazione”

Questa è una sentenza destinata a far discutere molto: la Corte Suprema canadese, infatti, ha sorprendentemente assolto un uomo (identificato solamente con le iniziali di “DLW” per proteggerne l’identità), dall’accusa di bestialità (ovvero di aver costretto animali a fare sesso) in quanto, secondo la maggioranza dei giudici, con la definizione di “bestialità” si deve intendere un “rapporto sessuale completo tra uomo e animale che presuppone la penetrazione“.

Secondo quanto riporta The Independent, gli avvocati di DLW hanno difeso il loro assistito sostenendo che il reato di bestialità, legato alla sodomia con gli animali, seppur introdotto nel codice penale del Paese dal 1892, non è mai stato definito chiaramente in maniera da comprendere qualsiasi tipo di atto sessuale tra uomini e animali. In base a questa linea difensiva, dunque, non rientrerebbero in tale reato le terribili e ripugnanti accuse mosse nei confronti del loro imputato. Dagli atti giudiziari, infatti, si evince che DLW tentò successivamente di far avere al cane di famiglia un rapporto con le proprie figliastre, non riuscendo fortunatamente nel suo malvagio e malato intento.

Va detto che DLW sta attualmente scontando una pena detentiva di 16 anni e, al fine di vedere ridotta la propria detenzione, ha chiesto il condono dell’accusa di bestialità portandola davanti alla Corte di Appello. Ed è così che la Corte Suprema del Canada ha inspiegabilmente accolto il ricorso di DLW, stabilendo con una maggioranza schiacciante di 7 a 1 che affinché sussista il reato di “bestialità” è necessaria la penetrazione tra i soggetti coinvolti in quanto è questa “l’essenza, l’atto che definisce il reato”. A nulla è servita la dichiarazione dell’unico giudice contrario che ha detto: “Gli atti con gli animali che hanno uno scopo sessuale sono intrinsecamente uno sfruttamento al di là che si verifichi o no la penetrazione”.

Photo Credits Facebook

Redazione

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