Tricheco uccide un uomo per i troppi selfie

Un visitatore in uno zoo cinese si è fatto prendere la mano con i suoi selfie. Un esemplare di tricheco non ha retto agli scatti troppo invadenti e ha spinto l’uomo in piscina, che è morto per annegamento.

È ormai noto che la generazione di oggi è completamente ossessionata dalla selfie-mania. Una moda che, tra le persone meno attente, ha provocato conseguenze inimmaginabili, quali danni ad opere d’arte, incidenti stradali e morti accidentali di animali. L’ultima vicenda è accaduta in Cina, al Yeshanko Wildlife Zoo di Liaoning, dove un visitatore ha incominciato a fotografare troppo da vicino gli animali presenti nel parco e poi addirittura ha iniziato a scattarsi dei selfie con un tricheco, infastidendo l’animale con scatti continui e video clip da postare su WeChat.

Ma l’animale, stanco dell’invadenza del turista, ha reagito con violenza, afferrando l’uomo per la schiena e facendolo cadere in una piscina. Il visitatore dopo pochi attimi è morto annegato e con lui anche un guardiano dello zoo che ha tentato invano di salvarlo. È assurdo che un semplice selfie possa aver provocato una simile strage, ma le responsabilità dell’incidente sono anche dei dello zoo, che non hanno garantito le distanze di sicurezza appropriate, soprattutto in presenza di animali che possono raggiungere una tonnellata per peso. A seguito dell’incidente, lo zoo ha dovuto risarcire le famiglie delle vittime ed ha pagato una multa di 137.000 dollari.

Tricheco uccide un uomo per i troppi selfie

Non è il primo caso di conseguenze tragiche derivanti dalla mania dell’autoscatto. Basti ricordare la terribile morte del baby delfino che finì accidentalmente tra i bagnanti in una spiaggia in Argentina, dove i turisti, tutti desiderosi di fare un selfie con la piccola creatura, non si sono resi conto che l’animale stava soffocando e lo hanno fatto morire disidratato [LEGGI ANCHE: BABY DELFINO UCCISO DAI TURISTI: VOLEVANO UN SELFIE E NON LO HANNO MAI RIMESSO IN ACQUA].

Photo Credits: Twitter

 

 

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