La nostra intervista esclusiva al “gattaro” più bello (e giovane) di Catania, Paolo Pirrè, che ci racconta in anteprima il suo nuovo emozionante progetto: la Dog&Cat House
La prima volta che abbiamo “incontrato” Paolo Pirrè, il ragazzo di Catania, anzi di Librino, che aveva trasformato il suo garage di casa in un rifugio per mamme gatte e gattini (LEGGI ANCHE: PAOLO PIRRÈ: VI PRESENTO IL MIO CAT’S GARAGE”) siamo rimasti impressionati dalla passione e dal sacrificio che questo giovanissimo “gattaro”, che in un territorio difficile come quello siciliano, con pochi soldi e tanta fatica, continuava la sua missione per salvare quanti più randagi dalla strada. Il suo sogno? Riuscire ad aprire una casa che potesse ospitare i micini abbandonati, ma anche i cani. Insomma, voleva aprire un rifugio in piena regola che avesse “le finestre” e un “bel giardino”. Bene, siamo lieti di annunciarvi che a distanza di poco più di un anno il sogno di Paolo sta per diventare realtà. E noi lo abbiamo intervistato in esclusiva per farci raccontare come sta andando.
Paolo, insomma, la Dog&Cat House è quasi pronta?
Mancano giusto una decina di giorni e sarà operativa, ma finalmente ci siamo. Io e mio padre ci stiamo lavorando tantissimo, abbiamo fatto tutto da soli. Ma è un sogno che diventa realtà. La casa, infatti, è proprio come la volevo, in città, ma lontano dalla strada, così siamo al riparo da bocconi avvelenati e cose simili. Ci sono due stanze con le finestre che saranno dedicate ai gatti, due bagni e una sala dove potrò mettere un divano, in modo da poter rimanere anche la notte nel caso qualche micino avesse bisogno di più cure. E poi c’è il giardino, dove stiamo per costruire i box con le tettoie ed entreranno circa 15 cani.
E quanti gatti invece?
Sicuramente più del Cat’s Garage, ma un numero preciso non lo posso dare, inizialmente 30 credo, ma non sono mai stato in grado di fermarmi, se ci sono gatti che hanno bisogno del mio aiuto io li recupero e un modo per farli stare si trova sempre. Figuriamoci ora che ho più posto.
Un impegno notevole, quindi, in quanti siete in questa nuova esperienza?
In realtà al momento siamo due, e come sempre devo ringraziare la mia famiglia per l’aiuto fisico e materiale che ancora una volta mi ha dimostrato. Forse il progetto è stato comunicato male, forse gli aiuti arriveranno quando vedranno la casa realizzata, non lo so. Fatto sta che al momento ci serve un po’ di tutto.
Gli ospiti della Dog&Cat House saranno tutti adottabili?
Certo, una volta svezzati i mici o curati andranno in adozione, così come i canetti. L’iter è sempre lo stesso: prima bisogna compilare un modulo e poi sostenere un colloquio. Se gli interessati sono qui in Sicilia vado anche a conoscerli di persona. Poi, prima di fare il “passaggio di proprietà” effettivo, c’è anche il controllo post affido. Devo essere sicuro di dove vanno gli animali.
Se qualcuno della zona ha mobili in più o altro tipo di materiale può contattarti?
Certo, con un’unica raccomandazione: noi non siamo svuota cantine, qualche tempo fa ci avevano chiamato per darci dei divani che erano già vecchi nell’Ottocento e si sono offesi perché abbiamo rifiutato. Insomma, ognuno dà quel che può, ma noi non è che siamo obbligati ad accettare…
Se volete aiutare Paolo nella sua Dog&Cat House potete contattarlo via mail (paolopirre@libero.it) oppure sulla sua pagina Facebook.
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