Gatto rubato dalla vicina: “È un furto di poco conto”

Il gattino Pongo viene lasciato nel cortile di un condominio dal padrone. Una vicina lo ruba e viene denunciata. Il giudice l’assolve per la “particolare tenuità del fatto”

L’episodio venuto alla ribalta in questi giorni riporta ai fatti accaduti nell’ottobre del 2009 a Roma, quando il proprietario del gattino Pongo fu costretto a lasciarlo nel cortile recintato del condominio a seguito di una grave forma di rinite allergica della moglie. Nei giorni successivi i padroni del gattino hanno continuato ad accudirlo e a dargli da mangiare, fin quando non è sparito.

Una vicina di casa, vedendo il povero gattino solo, senza comprendere il motivo dell’abbandono momentaneo, ha incominciato a prendersene cura fino a portarlo nel suo appartamento. Nonostante le continue richieste di restituzione del micio da parte dei padroni, la donna ha continuato a tenerlo con sé, portando il contenzioso tra condomini in tribunale.

La sentenza sul caso è stata emessa in questi giorni dal Tribunale di Roma con la presenza dei due avvocati Giuseppe Marazzita e Daniele Bocciolini. Dopo varie indagini e il processo, la vicina che ha rubato il gattino, è stata assolta dal giudice “per particolare tenuità del fatto”, richiamando il Decreto Legislativo del Governo Renzi, che nel 2015 aveva introdotto la “non punibilità per particolare tenuità dell’offesa”.

Gatto rubato dalla vicina: "È un furto di poco conto"

Daniele Bocciolini, il giudice dei padroni del micio, ha commentato: Già è assurdo che un animale venga tecnicamente considerato al pari di un oggetto, ma qui si è pensato solo al valore economico senza tener conto del valore affettivo che può avere un animale nell’esistenza di una persona.

Un caso simile accadde circa un anno fa a Milano, dove il proprietario di un’edicola fu sorpreso a pestare un bassotto, perché aveva urinato davanti all’espositore dei giornali. L’edicolante a seguito dell’accaduto fu processato e subito prosciolto, sempre per la “particolare tenuità del fatto”.

Photo Credits: Twitter

 

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