Vivo o morto? Il “valore natura” di specie simbolo

Oggi è la Giornata Mondiale della Biodiversità a favore delle specie a rischio. Quest’anno l’attenzione è puntata sul valore economico del patrimonio naturale.

Compie 16 anni la Giornata mondiale della biodiversità (International Day for Biological Diversity), l’evento istituito nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity) che si celebra ogni 22 maggio a favore delle specie in via di estinzione, i paradisi naturali assediati dal cemento, le aree verdi a rischio per i piani urbanistici.

Sono circa un milione e 700 mila le pecie a rischio attualmente note, ma molte altre potrebbero esservene. L’edizione di quest’anno punta l’attenzione sui benefici economici di specie simbolo come i gorilla, gli elefanti e le tigri, con una scheda informativa   dal titolo: “VIVO O MORTO? IL ‘VALORE  NATURA’ DI SPECIE SIMBOLO”.

Vivo o morto? Il “valore natura” di specie simbolo

Nel dossier viene evidenziato il valore economico della biodiversità per il pianeta, partendo dal presupposto che la tutela di aree e specie protette e lo sviluppo di zone di agricoltura sostenibile possono essere un volano di crescita per molte aree geografiche pianeta. Un esempio è il Parco del Virunga, nell’Africa Centrale, che include Uganda, Ruanda e Congo. Le prime due, proprio grazie al Parco, che protegge i gorilla Silver Back, di cui sono rimasti in vita solo pochissimi esemplari, sono tornate frequentabili dal turismo che porta sicuramente accrescimento economico.

Con la Campagna per il Cuore Verde dell’Africa, attraverso l’SMS solidale 45599, attivo fino al 30 maggio, il WWF intende sottolineare i benefici di un patrimonio naturale che purtroppo vengono vanificati da un bracconaggio sempre più aggressivo. Secondo le stime del WWF ogni anno il 10% di tutta la popolazione dei gorilla viene sterminata dai bracconieri. Difendere la  biodiversità e le cosiddette “keystones” come elefanti, rinoceronti, gorilla, tigri e leoni, dunque non è solo un obiettivo etico, ma in un vero e proprio investimento in termini di sviluppo a breve e lungo termine.

Photo Credits: Twitter

 

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