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Nicoletta, il gatto pipistrello non c’è più: “Ha combattuto fino alla fine” [ESCLUSIVA]

Abbiamo intervistato in esclusiva Antonella Brunetti, la volontaria che si è presa cura di Nicoletta e che ci ha raccontato la straordinaria forza di quel gattino di appena 80 grammi che sembrava un pipistrello che col suo sacrificio ha salvato i suoi fratelli

Se qualche tempo fa il cane Palla ha commosso il web con la sua testa gonfia e il suo sguardo dolce (LEGGI ANCHE: IL CANE PALLA MIGLIORE, MA ATTENZIONE AGLI SCIACALLI), in questi giorni era Nicoletta ad aver fatto breccia nei cuori degli utenti della Rete. Perché era impossibile guardare gli occhi di questa micina di appena un mese e non rimanere profondamente colpiti dalla sua grande voglia di vivere.

Ma ora, purtroppo, Nicoletta è volata sul ponte dell’arcobaleno. Il suo cuore ha smesso di battere questa mattina 21 maggio presto, tra le braccia amorevoli di chi l’aveva salvata dalla strada e accudita in queste settimane, la volontaria Antonella Brunetti. Ed è proprio Antonella che scrive sulla sua pagina Facebook: “Nicoletta non c’è più. Stanotte ha iniziato a respirare male e il suo pancino è diventato gonfio e duro, ha iniziato a rifiutare il cibo. Il veterinario ha parlato di ascite ma viste le dimensione impossibile verificare quale organo abbia provocato tale condizione. A nulla è servita la terapia per salvarle la vita, ha lottato anche questa volta, la mia voce era sempre presente ed anche il costante contatto, è volata via verso le 8, stamane, fra le mie mani e mentre le parlavo“.

Solo un paio di giorni fa, noi di Velvet Pets avevamo parlato con la Brunetti, che è anche il propresidente di Aidaa (Associazione italiana difesa animali a ambiente), per farci raccontare la storia di questa gattina, così piccola e così forte, con gli occhi giganti e le unghie lunghissime che la facevano assomigliare più a un pipistrello che a un felino. Ecco cosa ci aveva raccontato.

Antonella, dove avete trovato Nicoletta?
A vederla per primo è stato un signore che camminava a Brindisi, in pieno centro storico. Qualcuno aveva lasciato la micina insieme ai suoi 3 fratelli in una vaschetta di plastica dentro a un vaso di fronte a una chiesa, insomma un posto molto trafficato. Inoltre i gattini non potevano avere più di 1 o 2 giorni, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato.

Vi hanno chiamato subito?
In realtà, in base alla legge andrebbero chiamate le autorità e poi la Asl. Ma dopo tanti anni di lavoro sul territorio le persone ci conoscono e hanno chiamato noi che siamo corsi sul luogo del ritrovamento. Vedete Nicoletta era caduta da vaso, cercando aiuto per sé e i suoi fratelli si era sporta, ed era finita in mezzo alla strada. Grazie a questo i passanti si sono accorti di lei. Altrimenti forse non saremmo arrivati in tempo.

E poi cosa avete fatto?
A parte ovviamente avvertire le autorità competenti, abbiamo trovato una mamma gatta in grado di fare la balia. Ma non per Nicoletta, forse il freddo, forse la caduta dal vaso o forse era nata così, ma si vedeva subito che in lei c’era qualcosa che non andava. Insomma, nessuna mamma gatta sarebbe bastata per lei che era così piccola, così diversa, così l’ho portata a casa mia.

Nicoletta è stata con Antonella un mese, un mese fatto di poppate ogni 2 ore, coccole a profusione e pazienza. Era migliorata, anche se pesava solo 80 grammi e fino all’ultimo la volontaria ha sperato che potesse farcela, anche se non cresceva abbastanza, anche se sembrava avere un grave trauma neurologico. Ma la sua vita, seppur breve, non è stata inutile. Guardando i suoi occhi giganti in molti si sono interrogati se sia necessaria tutta questa sofferenza, quando invece basterebbe sterilizzare. L’ignoranza, come dice la stessa Brunetti non è una scusante, anche chi ignora può chiedere aiuto. Riflettiamo gente.

Photo Credits Antonella Brunetti

Redazione

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