Cinque elefanti legati con catene troppo corte, che impedivano la loro quasi totalità dei movimenti. Il patron del circo paga una multa di 2.000 euro per “detenzione incompatibile con la propria natura”.
È ufficiale la sentenza che condanna l’American Circus per maltrattamento di elefanti. La denuncia è partita da un’ispezione nei tendoni dell’American Circus nel novembre del 2011, con il ritrovamento di 5 elefanti legati tra loro con catene cortissime. A detta dei responsabili, si trattava di una procedura di sicurezza durante le pulizie. Il veterinario Maurizio Chiesa aveva difeso l’American Circus dicendo È obbligatorio farlo, per motivi di sicurezza, durante le operazioni di pulizia, ma il veterinario Alberto Casartelli ha risposto: Certo che si deve fare, ma limitando i tempi e, in questo caso, si è ecceduto.
Gaia Angelini, Responsabile Area Animali Esotici, ha dichiarato: Questa sentenza arriva a poco più di un mese dalla pronuncia della Cassazione su un caso analogo, che confermava che detenere un animale a catena fosse incompatibile con la sua natura, a prescindere dalla condizione di cattività. Due sentenze che danno un chiaro messaggio ai circensi che usano animali: il mancato rispetto dei loro bisogni etologici è produttivo di sofferenza.
Luigi Mendola, il gestore dell’American Circus è stato condannato a pagare una multa di 2.000 euro dal Tribunale di Alessandria per “detenzione incompatibile con la propria natura”. Francesco Mocellin, il difensore di Mendola, ha insistito che chi ha pagato la multa, non era il legale rappresentante dell’attività circense. La Federazione dei Veterinari Europei ha affermato I comportamenti istintivi e i bisogni naturali degli elefanti, non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di possibilità di esprimere comportamenti normali.
Gaia Angelini, ha concluso: Ci auguriamo che questa ennesima condanna aiuti a capire l’importanza di mantenere l’impegno alla dismissione degli animali nei circhi proposto dal Governo con l’Art.34 del Disegno di Legge 2287.
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