Se il vostro gatto ha smesso di mangiare, bisogna fare molta attenzione: perché l’inappetenza potrebbe essere il primo sintomo di qualcosa di più grave
I mici in fatto di cibo sono schizzinosi, lo sappiamo bene. E in fondo, come dice la scienza, non è nemmeno tutta colpa loro (LEGGI ANCHE: GATTI SELETTIVI IN FATTO DI CIBO? IL MOTIVO È NEL DNA). Ma se a un certo punto il vostro gatto smette di mangiare è bene individuarne subito la causa, perché finché non la si scopre non si può intervenire.
L’osservazione, in questi casi, è l’arma migliore di un proprietario: dovrete guardare bene i comportamenti e le variazioni d’umore del vostro felino, solo in questo modo riuscirete a capire in tempo utile se qualcosa in lui non va. Il nostro consiglio, come sempre, è quello di rivolgersi al vostro veterinario di fiducia che, prima di rispondere dovrà eseguire un’accurata analisi clinica sull’animale. Va detto, però, che tra le principali cause mediche di inappetenza potrebbero esserci: problemi di denti o alla bocca in genere che causano dolore al gatto, febbre, insufficienza epatica o renale, cistite, gastrite, pancreatite, neoplasie e diabete. Ma è anche vero che ci potrebbero essere anche cause psicologiche o di stress che non sono da sottovalutare. Ad esempio, se di recente avete cambiato casa, potrebbe non essersi ancora adattato al nuovo ambiente. Stesso discorso se lo avete fatto viaggiare.
Ovviamente, in questi ultimi due casi, una volta stabilizzato e tranquillizzato il micio tornerà a mangiare come e più di prima. Importante, però, è portarlo a fare una visita di controllo, perché stare per giorni senza cibo può portare a conseguenze molto serie. In altri termini, un gatto che non mangia va a prendere energia dalla massa grassa, aggravando il lavoro del fegato. Insomma, l’inappetenza può essere un sintomo di un problema più grande, ma anche un segnale di stress. Ecco perché ancora una volta è necessario essere attenti e vigili con i propri amici a 4 zampe: loro non parlano, ma il loro comportamento dice tutto.
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