Il cane abbandonato in autobus torna a casa: i suoi occhi ora sorridono

Vi ricordate del cane salito su un autobus da solo che non voleva più scendere? Bene, grazie alle foto dei suoi occhi tristi è stato riconosciuto dalla sua famiglia ed è tornato a casa

Tutto è bene quel che finisce bene. Solo qualche giorno fa, vi abbiamo raccontato la storia dello Staffordshire bianco e nero abbandonato su un autobus di Londra da non si sa bene chi (LEGGI ANCHE: ABBANDONANO IL CANE IN AUTOBUS, LA FOTO DEI SUOI OCCHI TRISTI FA IL GIRO DEL MONDO). Per via della sua mole imponente e del suo stato confusionale, per avvicinarlo c’era voluta una notte intera, e nemmeno il conducente, Amos Paul Mak, era riuscito a capire come mai fosse sulla sua vettura e chi lo avesse fatto salire. Lo aveva visto con due uomini, ma poi quando questi erano scesi, il cane era rimasto sul bus.

“Mi sono offerto di prendere il cane a casa – ha detto poi l’autista alla stampa locale – ma non potevo, se mi avesse morso per qualsiasi motivo avrei potuto essere citato in giudizio dall’azienda”. Così era finito in un rifugio dell’Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) in attesa di capire se fosse stato proprio abbandonato o se, invece, si fosse semplicemente perso. Poi la telefonata che i volontari stavano aspettando. Una donna vedendo le sue foto sul web lo aveva riconosciuto. Quel cane non poteva che essere il suo amato Boston, che le era sfuggito mentre erano a fare una passeggiata. “Ma ora è stato restituito alla sua mamma umana, Paulina Rybak, e ai suoi figli” ha commentato Amos, che ormai si era preso a cuore la situazione del 4 zampe.

La signora, Paulina Rybak, aveva cercato il cane per molte ore, ma non immaginava proprio che potesse essere salito sul veicolo. Poi si era rivolta alle autorità, che però le avevano detto di tornare a casa e aspettare. Poi la sorpresa. “Ero così felice – ha detto – ho iniziato a piangere. Avevo pensato che non l’avremmo visto mai più”. Boston ha 4 anni e vive con Paulina da sempre, da quando cioè era solo un cucciolo, anche se non aveva ancora il microchip (che avrebbe potuto essere molto utile). I figli della Rybak, Filip e Zofia, erano disperati quando è scomparso. Ma, come dicevamo prima, tutto è bene quel che finisce bene, e tra le braccia della sua famiglia e dei suoi “fratellini”, gli occhi tristi di Boston sono tornati a sorridere.

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