Per far ascoltare la loro voce i lavoratori del canile di Roma Muratella hanno “improvvisato” un blocco stradale in via della Magliana 856. Dal primo maggio 93 dipendenti della struttura rimarranno a casa e gli animali verranno gestiti da volontari
Per sgomberare via della Magliana a Roma, in questo mercoledì 27 aprile, sono arrivati addirittura i celerini. Il motivo? All’altezza del civico 856, dove sorge il canile di Roma la Muratella, era stata indetta una particolare “conferenza stampa”, che poi si è trasformata in una manifestazione di protesta, dei lavoratori impiegati presso la struttura che da mesi sono in mobilitazione a causa degli imminenti licenziamenti. Licenziamenti che ora sono arrivati sul serio: dal primo maggio prossimo, infatti, 93 persone resteranno a casa. I cani, invece, verranno affidati al buon cuore di associazioni animaliste come Earth, Impronta, Cucciolissimi e 6 zampe che si occuperanno di loro non si sa bene a che titolo in attesa del famoso bando europeo (LEGGI ANCHE: CANILI DI ROMA BANDO DI GARA EUROPEA E INDAGINE ANAC).
Ma gli operatori che in questo canile ci sono da 15 anni, non ci stanno e hanno deciso di lottare fino all’ultimo per ottenere un incontro col prefetto Gabrielli, l’unico ancora in grado di fare qualcosa per loro. “Noi vogliamo solo trovare una soluzione” ci ha detto Simone Placidi, tra i manifestanti più attivi. Ed è per questo che tutti insieme hanno deciso di bloccare la via intorno alle 9 circa del mattino. E noi che eravamo presenti all’evento dobbiamo dire che la maggior parte degli automobilisti, hanno capito la situazione, spento il motore e atteso pacificamente. Come pacificamente hanno espresso le loro opinioni i dipendenti di Muratella, almeno finché non è arrivata la polizia un’ora più tardi.
Ma perché tutto questo caos? Come mai i costi del canile municipale della Capitale sono stati giudicati insostenibili dal Comune? A risponderci è sempre Simone: “Noi costiamo tanto perché esternalizzare il lavoro costa tanto. I nostri stipendi vanno dai 400 ai 1200 euro al mese, a seconda delle ore e delle competenze. Se fossimo stati assunti direttamente dal Comune i costi sarebbero stati certamente minori, così come se avessimo aderito a sponsorizzazioni per il mangime degli animali, che invece noi acquistiamo come un qualsiasi cittadino. Ci sono stati tanti problemi di gestione forse, ma qui abbiamo sempre avuto massima attenzione per gli animali. Nessuno di noi si è arricchito, noi vogliamo solo lavorare”.
Mezz’ora dopo i primi agenti, però, sono arrivate anche ben 3 camionette con i celerini e dobbiamo ammettere che gli animi si sono scaldati parecchio: una delle lavoratrici che stava seduta sull’asfalto è stata colpita e poi strattonata in malo modo. Poi un poliziotto ha letteralmente stracciato gli striscioni (che potete vedere nella nostra gallery) e ha iniziato a inveire contro i lavoratori. Fortunatamente, dopo pochi minuti, è tornata la calma. E anche noi di Velvet Pets che della loro situazione, nonché di quella degli animali, ci siamo occupati più volte (LEGGI ANCHE: ROMA, SGOMBERATO IL CANILE IL POVERELLO, I CANI CONDANNATI A MORTE) abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Quando siamo andati via, era stato promesso un incontro col prefetto, ma al momento in cui scriviamo non c’è ancora nulla di ufficiale. Che fine faranno i lavoratori e i cani di Muratella? Nessuno è in grado di dirlo, ma di certo vi terremo aggiornati.
Photo Credits Velvet Pets