Esiste tutto un mondo sommerso di scommesse clandestine che ha come vittime i cani, costretti a combattimenti terribili e addestrati in modo spietato.
Continuano le tristi vicende di maltrattamenti e combattimenti clandestini tra Pitbull, Dogo argentino e American Staffordshire Terrier. L’ultimo caso è stato scoperto a Pavia dalle Squadre Mobili di Imperia e di Genova e nel corso dell’operazione sono stati sequestrati medicinali e attrezzature idonee all’allenamento degli animali. Si tratta dell’ennesimo episodio che pone al centro dell’attenzione la cruenta pratica di allevare cani per scontri clandestini. Fortunatamente stavolta i responsabili sono stati arrestati, quattro degli organizzatori che hanno tentato la fuga sono stati portati in Questura dalle Squadre Mobili di Imperia e di Genova e denunciate.
Le indagini sono scattate in seguito ad una segnalazione riguardante un imprenditore genovese che avrebbe avuto la disponibilità di alcuni Pitbull, di cui uno destinato ai combattimenti. Il genovese si è recato in un circolo sportivo in provincia di Pavia portando con sé il cane tenuto ‘segregato’. Ad attenderlo il proprietario del circolo con altri due amici, uno dei quali aveva già portato il proprio cane Pitbull pronto al combattimento, ma stavolta a seguirlo c’era la polizia.
Dopo aver fatto irruzione nella struttura, gli agenti hanno scoperto un cunicolo che conduceva nella taverna di una villetta monofamiliare dalla quale stavano fuggendo, in aperta campagna, cinque persone che avevano già liberato i due cani. Durante una successiva perquisizione, gli agenti hanno trovato a poca distanza dalla palestra un vero e proprio allevamento abusivo, con circa quaranta cani di varie razze tra cui Pitbull, Dogo argentino e American Staffordshire Terrier, tutti privi di micro-chip.
Sono stati ritrovati tapis roulant per allenare gli animali, gabbie, farmaci dopanti, panni sporchi di sangue, un divaricatore di legno per costringere gli animali a mollare la presa, tabelle di preparazione atletica e farmacologica, medicinali anti-emorragici e materiale sanitario per suturare le ferite. I quattro uomini che hanno tentato la fuga e una donna sono stati denunciati per il reato di divieto di combattimenti tra cani e tutti gli animali in loro disponibilità sono stati segnalati alle ASL.
L’allevatrice Federica Fantin nega le accuse dicendo: Noi siamo allevatori seri, anche di pitbull, li portiamo in giro per mostre ed esposizioni in tutta Europa. Tutti gli attrezzi e i medicinali trovati sono per allenare i cani secondo le regole dell’Accp, l’Associazione culturale cani da presa cui aderiamo. È un’attività assolutamente lecita e non ha nulla a che fare dei combattimenti. E alla domanda sulle tracce di sangue nella palestra, si è difesa spiegando: Quel giorno stesso una cagna ha partorito, ecco i cucciolini. In realtà, il racconto è poco credibile e si spera che gli arrestati non siano gli unici responsabili di simili atti di abuso ai danni degli animali a rispondere delle proprie azioni.
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