Una donna di Alessandria viveva con in casa ben 101 cani. Gli animali avevano libero accesso alla villetta e al giardino e le condizioni igieniche erano assai precarie
La carica dei 101 non è soltanto una favola Disney, esiste e sta in provincia di Alessandria. O, almeno è questo che devono aver pensato gli agenti della polizia municipale di Alessandria e gli uomini del servizio veterinario della Asl quando hanno varcato la soglia di una villetta con giardino a Valle San Bartolomeo e si sono trovati di fronte a ben 101 cani che scorrazzavano liberamente. Ma attenzione, non si tratta né di un canile lager o di un allevamento abusivo, no semplicemente la casa era l’abitazione di una donna che, negli anni, aveva adottato troppi trovatelli. Un gesto lodevole, se non fosse che ora le condizioni igienico sanitarie ne risentivano pesantemente.
Nella villa, ha spiegato il responsabile di Sanità Animale del servizio veterinario dell’Asl di Alessandria, Giampiero Rizzola al sito www.radiogold.it, non c’erano box, locali dedicati al deposito alimenti o agli interventi veterinari, così come prescrive la legge. Non c’era neppure un sistema di raccolta delle deiezioni, e con 101 animali liberi di andare ovunque è facile immaginare cosa possano aver trovato i vigili e i dottori.
“Le condizioni igieniche di questo pseudo-rifugio erano più che precarie”. A quanto sembra, già in passato, l’amministrazione comunale di Alessandria aveva cercato di convincere la signora a ridurre il numero di animali. Atti che sono stati evidentemente ignorati. “Sapevamo della presenza di svariati cani in questa abitazione privata – ha dichiarato l’assessore Maria Teresa Gotta – Quando alcuni mesi fa il sindaco aveva emesso un’ordinanza per obbligare la signora a dare in affidamento alcuni animali di certo i cani non si avvicinavano minimamente all’impressionante numero che abbiamo trovato ora“.
Il comune, infatti, aveva concesso un po’ di tempo aggiuntivo alla signora per mettersi in regola e ottenere le obbligatorie autorizzazioni per tenere in casa più di 5 animali. Ma le pratiche si erano fermate. Va detto, però, che tutti gli animali non erano malnutriti e non avevano evidenti segni di maltrattamenti. Ora, però, saranno svolti ulteriori accertamenti per far luce sul complessivo stato di salute dei cani perché, come ha aggiunto sempre l’assessore Gotta: “Non basta dare da mangiare a un animale per garantirne il benessere”.
Ora tutti i 4 zampe, di varie taglie, età e razza, sono stati trasferiti e suddivisi tra le varie strutture del territorio. La magistratura, invece, deciderà nelle prossime ore se convalidare il sequestro giudiziario dell’immobile. Da quanto emerso dalle prime indagini, maggior parte dei cani appartiene alla donna, ma alcuni esemplari potrebbero essere di altre persone che, in buona fede, potrebbero averli affidati alla signora magari per un periodo di vacanza.
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