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Brigitte Bardot e i Levrieri spagnoli: “Massacrati come le foche in Canada”

L’attrice Brigitte Bardot è tornata a parlare dei Levrieri e ha chiesto al re di Spagna di mettere fine allo sfruttamento di questi animali. Ma le sue parole non sono state ascoltate

I Levrieri: cani bellissimi e dall’origine molto antica che, per le loro doti di cacciatori e la loro velocità, sono stati sfruttati all’inverosimile dall’essere umano negli anni e che, in molti Paesi come la Spagna, sono ancora sfruttati. Di loro e dei problemi che gli esemplari di questa razza sono costretti a subire vi avevamo raccontato in un’intervista al volontario dell’associazione Pet Levrieri Onlus (LEGGI ANCHE: JOE GALLESI: “I LEVRIERI SONO ANIMALI D’AFFEZIONE, NON MACCHINE PER FARE SOLDI”) che si occupa di trovare una casa ai Galgos, come sono chiamati nella penisola iberica, salvati dalle corse.

Ma da qualche tempo è un personaggio molto importante nel mondo animalista e non solo a essere “sceso in campo” per loro: si tratta di Brigitte Bardot, attrice francese che con i suoi 81 anni è ancora bellissima e attivissima. L’interprete ha infatti chiesto al sovrano di Spagna, re Felipe VI, e a tutto il Governo spagnolo, di cessare subito violenze e brutalità nei confronti di questi animali. Ma non è la prima volta che la Bardot si occupa dei Levrieri: l’accorata richiesta segue un intervento diretto della Bardot avvenuto nel 1998, quando rivolse un appello al ministro dell’agricoltura, quindi un nuovo intervento nel 2009 diretto a Juan Carlos I.

“Ho ricevuto molte lettere dove viene denunciato questo abominio confrontando la situazione terribile vissuta dai Galgo con il massacro di foche in Canada – ha scritto B.B. – In molti mi hanno pregato di utilizzare la mia fama per evidenziare questo scandalo di inaudita violenza e viltà umana”. E ancora: “È indegno per un paese come la Spagna, indegno per l’essere umano e per l’umanità intera”. Le sue parole, però, almeno per il momento non sono state ascoltate. I Levrieri, infatti, oltre che per le corse vengono utilizzati per la caccia e, finita la stagione, molti di loro vengono uccisi o, nel migliore dei casi, abbandonati. Purtroppo, i modi per sbarazzarsi di questi poveri cani sono molteplici: appesi e impiccati, linciati, abbandonati e costretti a patire fame e sete. Ma anche gettati in pozzi, oppure buttati dalle scogliere o arsi vivi. Una crudeltà senza pari.

Se siete d’accordo con Brigitte Bardot e volete firmare la petizione lanciata dalla sua associazione, firmate qui.

Photo Credits Facebook

Redazione

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