Alcune fotografie dell’ex calciatore Hristo Stoichkov con un fucile in mano tutto sorridente dietro una zebra morta stanno facendo il giro del web e hanno indignato migliaia di persone
Quando il leone Cecil è morto per mano di un dentista americano il mondo intero pareva aver preso coscienza della crudeltà e dell’inutilità di questo che in pochi si ostinano a chiamare “sport”: la caccia (LEGGI ANCHE: LEONE CECIL UCCISO DA UN TURISTA). A qualche tempo di distanza, però, si torna a parlare di questo triste fenomeno a causa di Hristo Stoichkov, ex calciatore bulgaro nonché pallone d’oro nel 1994, e di una sua foto che lo ritrae sorridente e in posa con fucile e una zebra morta ai piedi.
Per quell’immagine l’ex attaccante del Barcellona è finito al centro delle polemiche. Anche perché, lo scatto con la zebra (poi prontamente eliminato dai suoi social, ma non dalla Rete), purtroppo, non era l’unico. Stoichkov, infatti, si era fatto fotografare anche con un’antilope, un bufalo e un coccodrillo, tutti uccisi durante una battuta di caccia in Africa.
Un hobby, quello del cacciatore, che lui stesso aveva già difeso in passato in un’intervista: “Mi piace la caccia perché permette di fare nuove amicizie, conoscere luoghi e cucine differenti. La caccia è sofferenza, godimento, è vedere come un branco di lupi divora un povero cerbiatto, è cruda, è come la vita. Ho cacciato in Zimbabwe, in Namibia, in Mozambico… Adoro conoscere altre culture, altri paesaggi, adoro gli animali e quello che loro hanno e noi no”. Ora, però, come dicevamo, sia le dichiarazioni che le foto non sono piaciute ai tanti tifosi sparsi per il mondo che fino a qualche tempo fa lo avevano osannato. E cosa ha fatto lui? Ha semplicemente eliminato i ricordi dei suoi “trofei”. Ma da uno come lui ci si aspettava qualcosa in più.
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