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“L’esperto risponde”: l’acne felina, cos’è e quali sono i rimedi

Molti gatti sono soggetti all’acne felina, un fenomeno molto diffuso e non grave che, tuttavia, se trascurato, può dare luogo a infezioni.

Vi sarà capitato di vedere qualche volta dei puntini neri intorno alla bocca o sul mento del vostro gatto, nessun timore, si tratta di un fenomeno in realtà molto diffuso tra i felini che va sotto il nome di acne felina. Ma cos’è l’acne felina: è un’infiammazione delle ghiandole sebacee, dovuta ad un’alterazione del normale equilibrio epidermico. Si tratta di una manifestazione non grave, tuttavia, se trascurata, può degenerare diventando un’infezione vera e propria.

Inizialmente infatti l’acne felina si presenta con delle piccole macchie molto scure localizzate sul muso, sul mento e sulle labbra, ma, quando questa degenera, si può determinare gonfiore, rossore e sanguinamento e possibile presenza di pustole ed ascessi. Le ghiandole tendono ad infettarsi perché il gatto è portato a grattarsi spesso, provocandosi in alcuni casi anche delle ferite. I gatti più predisposti all’acne felina sono quelli hanno la tendenza alle allergie e alle intolleranze alimentari o quelli che soffrono di disturbi intestinali, squilibri ormonali e infestazioni parassitarie.

Anche lo stress può causare l’insorgenza del fenomeno. Una volta accertato che il vostro gatto è affetto da acne, potete adottare alcuni rimedi molto utili a contrastare il fenomeno nelle sue fasi iniziali, quali ad esempio lavare frequentemente le aree interessate con lavaggi di acqua e sapone neutro delicato e di sciacquare con acqua tiepida, oppure detergere la zona colpita con una soluzione d’acqua e tintura madre di calendula, la quantità suggerita è di circa dieci gocce per venti millilitri d’acqua; bagnate una piccola garza con questa soluzione e tamponate, infine asciugate bene il pelo.

Un altro rimedio è a base di acqua e perossido di idrogeno (acqua ossigenata); anche in questo caso va imbevuta una garza, va tamponata la zona, anche con leggere frizioni, facendo attenzione che il liquido non finisca all’interno della bocca del gatto, dopodiché va risciacquato e asciugato. Nei casi in cui è già in atto un’infezione, si consiglia di portare subito il gatto dal veterinario, evitando trattamenti casalinghi.

Come in tutti i casi, la prevenzione gioca un ruolo primario ed è dunque molto importante non utilizzare ciotole di plastica per l’alimentazione del gatto o per mettergli a disposizione l’acqua, in quanto la plastica tende a favorire la proliferazione batterica. Si consiglia l’utilizzo di ciotole in vetro, metallo o ceramica, che consentono un’ottima detersione.

Photo Credits: Twitter

Redazione

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