La guardia di finanza ha scovato nel milanese e posto sotto sequestro un allevamento abusivo di cani che era diventato un vero e proprio canile lager
I corpicini di alcuni cuccioli erano nel frigorifero accanto al cibo. Quattro cani (vivi per miracolo) erano chiusi in gabbie da coniglio e non riuscivano a muoversi né a girarsi per cambiare posizione. Altri esemplari, invece, erano segregati al buio dentro vecchie celle frigorifere spente e senza ricambio d’aria, costretti in uno spazio alto 20 centimetri e largo 60. E non solo: c’era anche un pony alla catena, ferito, un vitello morto dentro una carriola e un altro vitello bollito dentro un pentolone.
No, non stiamo descrivendo la scena di un film dell’orrore, ma l’allevamento abusivo che gli agenti della guardia di finanza si sono trovati davanti poche ore fa a Rho, nel milanese, quando hanno risposto a una segnalazione dell’Eital, Ente italiano per la tutela degli animali e della legalità. Per sua stessa ammissione, il proprietario erano circa 30 anni che trattava gli animali in questo modo. Teneva cani di razza, maschi e femmine, non li sterilizzava perché li faceva accoppiare e poi vendeva i cuccioli, per 300/400 euro l’uno. Tra le razze in suo possesso: Bassotti, Pinscher, Yorkshire e Barboncini.
L’irruzione nella struttura da parte degli agenti e dei volontari è stata documentata da un video dal parlamentare del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini pubblicato su Facebook (e che potete vedere al termine dell’articolo, attenzione però, le immagini non sono adatte a un pubblico sensibile). A quanto scrive La Repubblica, l’uomo denunciato, M.C., 80 anni, abita vicino al centro di Rho, accanto a due distributori di benzina in una zona circondata di palazzine. Nel suo terreno, oltre alla casa di famiglia c’è un grande giardino mal ridotto, con un magazzino.
La figlia dell’allevatore oggi avrebbe raccontato al parlamentare che lei, come i nipoti dell’uomo, lì non erano mai entrati. Mentre lui è stato denunciato dalla guardia di finanza e dall’Eital, accusato di maltrattamento e uccisione di animali tenuti in condizioni non idonee. Nella proprietà, il signore teneva anche carcasse di animali con le quali, si suppone, nutriva non soltanto i cani che voleva vendere ma anche tutto un parco-animali che possedeva fra cui conigli vivi e morti, colombi, fagiani e fagiani dorati (specie protetta), pettirossi, tartarughe di terra (vive e morte), pappagalli morti, maiali. Adesso, per fortuna, l’area è stata posta sotto sequestro e gli animali sopravvissuti, visitati da una veterinaria, verranno portati in strutture idonee. Viene da chiedersi, però, come mai in tanti anni di “attività” nessuno avesse visto o sentito nulla.
Photo Credits Facebook
LA FATTORIA DEGLI ORRORI in Lombardia a Rho in provincia di Milano. Oggi come portavoce Parlamentare #M5S insieme a EITAL e Guardia di Finanza ho fatto un'ispezione in questo posto infernale. Se conoscete santuari in cui portare gli animali contattate EITAL al numero 3664927313
++++ATTENZIONE IMMAGINI FORTI++++++
Cadaveri ovunque, animali maltrattati, allevamento di cani dentro a una cella frigorifera.
Per segnalarmi casi come questi seguimi sulla mia pagina Paolo Bernini o mandami una mail a sos.animali.5stelle@gmail.com
Pubblicato da Paolo Bernini su Venerdì 18 marzo 2016
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