Le cicogne di Mulazzano che erano state “sfrattate” dal loro nido sul campanile di Quartiano sono tornate là dove sempre state e vi resteranno fino alla fine della cova
Le cicogne di Mulazzano hanno vinto. È questo quello che vogliamo comunicare oggi, martedì 14 marzo, dopo 2 giorni intensi di telefonate, mail, conversazioni più o meno serene con tutte le parti interessate alla vicenda, questi splendidi uccelli protetti resteranno sul campanile della chiesa di Quartiano. I lavori di manutenzione dell’edificio ecclesiastico, infatti, inizieranno a breve, ma per quanto riguarda la torre campanaria la ristrutturazione sarà rimandata a dopo la cova, quando i pulcini saranno volati via.
Ma andiamo con ordine: sabato 12 marzo veniamo allertati da alcuni cittadini di Mulazzano, paesino in provincia di Lodi, e dall’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) che il nido di una coppia di cicogne che vive sul campanile della chiesa da quasi 7 anni è stato spostato (secondo loro senza i permessi necessari), in un momento come quello della riproduzione in cui la legge vieta di toccare i nidi, a meno che non sia assolutamente necessario per la salute pubblica. Una condizione che, secondo quanto chi vive la realtà del paese tutti i giorni, in questo caso non sussiste.
Dopo il nostro articolo, però, qualcosa accade: veniamo contattati dal signor Enzo Germani, che fa parte del consiglio economico parrocchiale di Quartiano (nonché proprietario di una delle ditte che avrebbe dovuto fare i lavori sul campanile), che contesta l’inesattezza delle nostre informazioni. Secondo quanto ci racconta tutti a Mulazzano amano le cicogne, ma quei lavori vanno fatti e anche in fretta, prima che crolli tutto. Per questo il nido è stato spostato, e per farlo, la città ha investito tempo e lavoro, hanno richiesto tutti i permessi del caso (qui è la provincia di Lodi a decidere) e hanno cercato di fare il meglio che potevano per questi splendidi animali, per non disturbarli durante il periodo della cova. Hanno anche chiesto a un’associazione animalista, la Progetto Natura Onlus, i consigli necessari alla costruzione del nuovo nido, spostato su un traliccio del campo da calcio parrocchiale.
A questo punto, noi telefoniamo anche all’ornitologo Andrea Pirovano della Progetto Natura Onlus. Lo stesso ci dice di essersi consultato con l’Associazione Centro Cicogne e Anatidi Racconigi, in provincia di Cuneo, uno dei più longevi centri di recupero italiani. Prima che facciano l’uovo (che gli interessati affermano non ci fosse ancora) le cicogne vanno spostate dal campanile, anche se il periodo è quello limite (la primavera se per convenzione umana inizia il 21 di marzo, in realtà è già iniziata per temperature), ma i lavori vanno fatti, bisogna saper distinguere le emozioni che le cicogne suscitano con le necessità di ordine e salute pubblica e, poi, trovare un compromesso.
In tutto questo, però, c’è un “ma”: alle cicogne di Mulazzano il nuovo nido sul traliccio non piace e, in pochissime ore, sono tornate sul campanile di Quartiano e hanno ricostruito il tutto là dove era sempre stato. Quindi cosa fare adesso? Ne viene fuori un altro giro di telefonate intense (per chiarire, abbiamo parlato anche con il Corpo Forestale dello Stato della provincia di Lodi, il Centro di Racconigi, di nuovo con i cittadini, con Lorenzo Croce dell’Aidaa, con Andrea Pirovano e con Enzo Germani) e grazie al lavoro del delegato Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Lodi (che ha tenuto incessantemente i contatti con tutte le parti interessate sul territorio) c’è stata l’inversione di marcia: la coppia di cicogne resterà anche quest’anno sul campanile di Quartiano. I lavori della torre campanaria saranno posticipati a dopo la cova, mentre quelli della chiesa inizieranno regolarmente, poiché secondo gli esperti non daranno nessuno disturbo al nido, posto parecchia metri più in alto.
È stata un bella battaglia vinta in nome degli animali, ha detto poi Lorenzo Croce, e anche noi, nonostante alcuni atteggiamenti siano stati quanto meno discutibili all’inizio, siamo convinti che alla fine si sia optato per la decisione migliore. E siamo convinti anche che, grazie all’attento monitoraggio della Lipu, si eviteranno eventi del genere in futuro. Detto questo, però, ci piace pensare che a “vincere” sul serio, se così si può dire, siano state proprio le cicogne e che il tam tam mediatico abbia funzionato a dovere. E un po’ di soddisfazione, nel nostro piccolo, ce la prendiamo pure noi di Velvet Pets, sempre disposti al dialogo, in tutte le situazioni.
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