Il cane Kyra è eccezionale: ha aiutato il suo proprietario a continuare a vivere dopo la perdita del figlio Christian. Poi è diventata il simbolo dell’altruismo
Sopravvivere alla morte di un figlio non è facile. E, ovviamente, quando a soli 17 anni Christian è morto a causa di una emorragia cerebrale, la vita di suo padre Mario Bartoli non è stata più la stessa. Il ricordo vivissimo di questo ragazzo prematuramente scomparso ha accompagnato e sostenuto l’uomo, un portuale livornese oggi in pensione, ma è stato l’arrivo di Kyra un simil Pastore Tedesco regalatagli da Jacopo, l’altro figlio, a rappresentare una nuova spinta per uscire dalla depressione e proseguire nella ricerca di una serenità che fosse qualcosa di più di una semplice accettazione passiva.
Ed è così che è nato Dopo di te, lei, il libro con il quale Mario Bartoli ripercorre il profondo rapporto che è riuscito a instaurare, negli anni, con questa cagnolina meticcia per la quale ha voluto costruire un ruolo che non fosse semplicemente quello di animale da compagnia. Infatti, Kyra è stata addestrata e ha superato l’esame per diventare un cane da soccorso, operando in situazioni di emergenza e calamità naturali (ha ben 5 brevetti, ndr.).
Non solo, perché oggi la dolce cagnolona nella sua Livorno è una vera star: alle scuole D’Azeglio è la protagonista indiscussa dell’appuntamento settimanale con l’amica a 4 zampe, dove con tanto di grembiulino rosa porta avanti il suo impegno di pet therapy su un gruppo mirato di bambini. Ad affiancare il lavoro di Kyra con i piccoli della scuola, come scrive Il Tirreno, ci sono da un lato Rossella Ricci (educatrice cinofila) e Francesca Greco volontaria animalista e guardia ecozoofila Oipa e dall’altro le maestre della scuola, tutte coinvolte ed entusiaste.
Essendo un “cane moderno” Kyra naturalmente ha una pagina Facebook che conta oltre 4000 amici e per Mario è la conferma che quel cane arrivato a casa sua quasi per caso, reduce da una storia di abbandono, non è un cane, è un essere vivente che trasmette amore, quell’amore che si esprime anche in nome di Christian. Perché il dolore per quel figlio, naturalmente, c’è ancora e ci sarà sempre, ma Kyra gli ha fatto capire di non essere il solo a soffrire e che fare qualcosa per gli altri può far stare meglio anche se stessi. Senza medaglie, senza eroismi: ma semplicemente perché è bello farlo. Grande esempio e grande libro, tutto da leggere.
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