Un cane anziano e cieco è stato trovato in strada e portato in un rifugio dove si è scoperto che aveva il microchip. Ma una volta contattata la sua famiglia questi hanno deciso di non andare a prenderlo perché era diventato un fastidio per tutti
Quando si trova un animale abbandonato per la strada e lo si porta in un canile, in un certo senso, si tira un sospiro di sollievo quando si attesta che il 4 zampe in questione ha un microchip e, quindi, un proprietario. Ed è proprio quello che è successo qualche giorno fa a Saint Louis, quando Randy Grim, il fondatore dello Stray Rescue, analizzando un Barboncino cieco di 13 anni che gli era appena stato portato nel rifugio, ha capito che il peloso aveva un nome, un proprietario e una casa. Così Randy, felice della sua scoperta e convinto che la cucciolona si fosse smarrita casualmente, si è precipitato a telefonare alla sua famiglia.
Salve – ha detto Randy – oggi abbiamo trovato la sua Barboncina di 13 anni a 2 miglia da casa sua e…. Ma quello che però si è sentito rispondere dall’altro capo del telefono non era certo quello che si aspettava. Il proprietario, infatti, con una totale indifferenza si è affrettato a dire: Non la voglio più, la mia vita con lei è finita. E poi ha riagganciato senza nemmeno una piccola esitazione.
Un fatto incredibile, ma che tristemente accade. Ai volontari, ora, non resta che tentare di consolare la cagnolina che ha il cuore spezzato e che spaventata per tutti i cambiamenti (ricordiamo che è cieca e che quindi ha anche qualche problema in più ad ambientarsi in un posto sconosciuto) non riesce a smettere di piangere. Randy e il suo team, però, sperano di poterle trovare presto una famiglia. Una che sappia regalarle amore vero e che l’accudisca anche se non perfettamente sana: si può sbarazzarsi di un amico nel momento in cui lui ha più bisogno?
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