Un gruppo di allevatori ha deciso di creare una nuova razza di cani super aggressiva incrociando Lupi Cecoslovacchi e lupe selvatiche: sequestrati 37 esemplari
Volevano cani più aggressivi, forti. Dei veri predatori. Così hanno pensato bene di creare una nuova razza che avesse tutte queste caratteristiche e per farlo hanno incrociato Lupi Cecoslovacchi, ovvero quei cani di taglia medio-grande appartenenti al gruppo dei pastori e bovari, con lupi veri e propri. Per questo, sono finiti nei guai 8 allevatori accusati di detenzione di specie protetta, falso in atto pubblico e violazione della legge sulla caccia. Inoltre, sono stati sequestrati 37 esemplari di cane lupo cecoslovacco ibridi di prima generazione.
L’operazione nasce da un esposto anonimo inviato a diverse istituzioni competenti. In Italia, attualmente, esistono circa 120 allevamenti di Lupi Cecoslovacco, animali che hanno la mentalità e l’addestrabilità di un Pastore Tedesco e la forza, le caratteristiche fisiche (ci somigliano moltissimo) e la resistenza di un lupo (questi cani sono piuttosto preziosi e un esemplare può arrivare a costare anche 5mila euro).
Dalle indagini della Forestale, quindi, sarebbe emerso che alcuni allevatori avrebbero fatto accoppiare in maniera fraudolenta Lupi Cecoslovacchi con lupe selvatiche provenienti dai Carpazi (Lupo europeo), dal Nord America (Lupo del Mackenzie) e in alcuni casi con lupi appenninici per migliorare le caratteristiche genetiche e morfologiche della razza.
Bisogna sapere che nel nostro Paese, non solo è proibito l’accoppiamento di animali domestici con quelli selvatici, ma è anche vietato detenere lupi fino alla quarta generazione, in assenza delle prescritte autorizzazioni, poiché ancora oggi questi animali sono specie protetta dalla Convenzione Cites, e anche perché ritenuti animali pericolosi per la salute e la pubblica incolumità. Eppure, a quanto pare, ora questi “super” cani si starebbero già diffondendo sul territorio. Un’ipotesi che sembra essere ricondotta al ritrovamento avvenuto nei mesi scorsi di alcuni cani uccisi a fucilate probabilmente dagli stessi allevatori perché ritenuti ingestibili.
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