Ha affamato il cane per mesi: proprietario denunciato dall’Enpa

L’hanno trovata così, fortemente denutrita, con le costole “in vista” che si potevano contare solo guardandola. Ed è per questo che le guardie zoofile dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Padova l’hanno sequestrata al proprietario e hanno deciso di affidarla a qualcuno che potesse occuparsi degnamente di lei. La cagnolina, una giovane meticcia color miele, viveva nel centro abitato di Massanzago, in provincia di Padova, e aveva una casa e una persona che si sarebbe dovuta occupare di lei. Ma così non è stato, tanto che quando su segnalazione della Lega abolizione caccia le guardie sono arrivate sul posto, non riuscivano a comprendere il motivo per cui un animale di casa poteva essere ridotto pelle e ossa.

Pensiamo che un comportamento come quello che abbiamo interrotto non abbia alcuna giustificazione Riccardo Crepaldi, il capo nucleo guardie zoofile Enpa di Padova ha detto al GazzettinoIl proprietario ha affamato l’animale detenendolo in condizioni produttive di gravi sofferenze psicofisiche. Un supplizio che durava da mesi, per ammissione dello stesso proprietario messo di fronte all’esame obiettivo generale di un medico veterinario intervenuto sul posto“.

La diagnosi medica, infatti, è di una grave forma di deperimento organico e perdita di peso. “Siamo rimasti impressionati – ha proseguito Crepaldi – da come il cane si è avventato sul cibo non appena gli è stato fornito“. Più che mangiare il cane ha ingurgitato a velocità “supersonica” il cibo, come fa solo chi è costretto a un digiuno prolungato. “Perfino il pane raffermo sarebbe stato di più di quello che riceveva il cane – ha concluso – Un ringraziamento speciale va ai volontari della Lac che con la loro segnalazione ci hanno permesso di intervenire in tempo utile per salvare l’animale“. Fortunatamente, ora, la cagnolina è nelle mani di un custode benevolo e premuroso che provvederà alla sua riabilitazione.

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