Iniziamo questo lunedì 25 gennaio con una bella notizia: vi ricordate di Sama, la profuga sbarcata a Lampedusa a giugno scorso con la sua gattina bianca e nera chiamata Lola? Bene, proprio in queste ore, e dopo 7 mesi di lontananza, Sama e il suo felino sono finalmente insieme a Berlino (e sì, abbiamo usato la parola “felino” al maschile perché in realtà Lola si chiama Timo ed è un bel maschietto, anche se in fondo, in tutta questa vicenda, conta poco).
Ma andiamo con ordine: Timo è arrivato insieme alla sua proprietaria in Sicilia viaggiando in un barcone con altre 200 persone. Di lui non si era accorto nessuno per settimane, ma una volta a terra il micio era stato scoperto e poi separato dalla ragazza “per motivi sanitari”. Molto probabilmente, se non fossero intervenuti il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, il medico Pietro Bartolo e alcuni operatori umanitari, chissà cosa sarebbe successo a Timo.
Proprio il sindaco, inoltre, già a giugno aveva promesso di far riunire Sama e il gatto, nonostante la ragazza fosse partita per la Germania, vicino a Berlino, dove la sua famiglia aveva ottenuto accoglienza. E, come abbiamo detto, la promessa è stata mantenuta, grazie anche all’impegno di Eletta Cirillo, la volontaria che lo ha seguito in questi mesi di quarantena e che, ovviamente, al micione si era anche affezionata. “L’incontro con Sama e i suoi familiari è stato molto commovente – ha detto Eletta all’agenzia di stampa GeaPress – Sama ha subito stretto a sé il gattino. Hanno pianto tutti. Eravamo molto felici. Timo, da parte sua, ha iniziato a fare le fusa, sembrava proprio contento“.
E felice è anche la Nicolini: “Per Sama quel gatto rappresenta la vita che ha lasciato, la sua terra, i suoi affetti – ha detto sempre a GeaPress – Timo è tutto quello che lei è riuscita a portare con sé nel nuovo mondo. Averglielo riconsegnato è un gesto di grande valore simbolico, in un momento di estremo rifiuto verso chi chiede aiuto all’Europa“. “Timo, per me, è nello stesso tempo un gatto e molto più di un gatto – ha concluso il primo cittadino – Spargiamo semi di umanità e civiltà e lo abbiamo fatto tutti insieme qui“.
Foto by Facebook