Ci siamo il momento temuto da molti animalisti italiani (e non solo) è tristemente arrivato: il comune di Roma ha ordinato il trasferimento degli animali in strutture private e il conseguente licenziamento di 100 operatori e operatrici. A nulla, purtroppo, sono servite le richieste d’aiuto di questi mesi e ora non solo molte persone rimarranno senza lavoro, ma i cani e i gatti verranno suddivisi senza particolari criteri in luoghi dove potrebbero anche rimanere dimenticati a vita. “Nessun cane uscirà da Muratella se non perché adottato – hanno detto oggi 25 gennaio i dipendenti del canile durante l’apposita conferenza stampa – siamo pronti a opporci fisicamente, se quello che vogliono è un problema di ordine pubblico lo avranno“.
Insomma, i lavoratori dei canili comunali non ci stanno e sono pronti a dare battaglia contro il provvedimento. “Circa 600 cani e 50 gatti verranno trasferiti in strutture private dove il Comune pagherà 5,20 euro al giorno per ogni animale – ha detto il presidente dell’Avcpp (Associazione Io Li Libero), Giuseppe Villirillo – dove ogni anno passano circa 2mila cani e ci sono 1.300 adozioni, con animali che vengono quindi tolti dalla strada dove possono rappresentare un pericolo pubblico per la circolazione. Noi li stabilizziamo e troviamo loro una famiglia: lo scorso anno siamo arrivati per la prima volta al pareggio, 1.300 entrati e 1.300 usciti. E’ giusto che la Capitale si privi dell’unico canile di entrata e punto di accoglienza per cani e gatti per una città di 5 milioni di abitanti perché la politica ha sbagliato e non è stata in grado di gestire la situazione?“.
Villirillo, inoltre, ha lanciato la sua proposta a Tronca, che più del lavoro dei cittadini regolarmente impiegati, si preoccupa del benessere degli animali: “Nel 2014 il bando è stato sospeso perché tra i partecipanti c’era la cooperativa 29 giugno, ad agosto 2015 è andato deserto a causa degli importi ridicoli ed è rimasta a noi la gestione, con il Comune che prima ci ha detto di continuare il servizio e oggi ci impone di interromperlo. Se l’unico impedimento sono i bandi reiterati. Noi siamo disponibili a uscire immediatamente, basta mettere un commissario a Muratella e al Poverello fino allo svolgimento di un bando regolare e noi il giorno dopo ce ne andremo tranquillamente“.
In attesa di ulteriori sviluppi un ultimo appello: chi può adotti un cane o un gatto di Muratella prima che di lui si perdano le tracce. (www.iolibero.org)
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