Anche un semplice animale può essere fonte d’ispirazione. Lo sa bene Mauricio Macri, il presidente dell’Argentina che, poche ore fa, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto del suo cane, Balca, seduto e sorridente (già, anche i cani sorridono) su quella che è la poltrona presidenziale della Casa Rosada a Buenos Aires.
Lo scatto è accompagnato da un messaggio: “Balcarce (il nome per esteso del cucciolone, che prende spunto come la strada dove si trova la sede del governo, ndr.) è il cagnolino che abbiamo adottato da cucciolo nel giugno dello scorso anno e che mi ha accompagnato in diversi momenti della campagna presidenziale. Da allora, è diventato ‘il cagnolino del pro’, ma anche, il simbolo del rispetto che abbiamo per gli animali“. Insomma, sembra proprio che l’ex sindaco di Buenos Aires (eletto Presidente il 10 dicembre scorso), abbia voluto lanciare un segnale forte in un Paese che sta cambiando e che sembra essersi reso conto dell’importanza di questi esseri capaci di donare tutti se stessi agli esseri umani, senza mai riserve.
Il che fa ben sperare gli animalisti e non solo argentini, ma anche coloro che vivono in altre nazioni. E non è certo la prima volta che una figura politica importante sceglie un cane come fonte d’ispirazione. Un esempio in questo senso è stato certamente il re di Thailandia, Bhumibol Adulyadej, che nel lontano 1988 aveva salvato un cagnolino dalla strada, divenuto poi suo inseparabile amico. Il monarca nel 2002 aveva addirittura scritto un libro sul cane, Khun Tongdaeng – The Inspiration e quando il 4 zampe è stato preso in giro via social, Adulyadej ha deciso di punire gli insulti come se il cane fosse a tutti gli effetti un membro della famiglia reale.
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