Di quanto spesso si tenda a sottovalutare l’importanza dell’educazione quando si parla di cani ne abbiamo parlato, come del resto abbiamo parlato di quanto spesso sia responsabilità del proprietario se un esemplare canino diventa aggressivo. Singolare, a questo proposito, il caso di una donna di 33 anni di Piove di Sacco, in provincia di Padova, che dopo che il suo Boxer ha morso il vicino di casa è stata “condannata” a seguire un corso per l’addestramento.
L’ordinanza è arrivata dal comandante della polizia locale su richiesta del presidio veterinario dell’Usl 16: se la proprietaria non conseguirà il “patentino” il cane potrebbe esserle tolto e finire in un canile o, peggio ancora, soppresso. A quanto riporta il sito de Il mattino di Padova, l’aggressione è avvenuta lo scorso maggio. La vittima si è presentata al pronto soccorso per farsi medicare la ferita e quando ha riferito che a procurargliela era stato un cane, le autorità hanno quindi provveduto a effettuare le verifiche sull’animale, risultato sano, ma riscontrando la necessità che la proprietaria acquisisse maggiori competenze per gestirlo meglio.
Da qui l’obbligo, come dice l’ordinanza, di frequentare un “percorso formativo-informativo finalizzato al conseguimento di specifico patentino per la corretta gestione e conduzione del cane di proprietà a tutela della pubblica incolumità“. Ora quindi, la donna dovrà seguire il corso base e quello avanzato e sono previste almeno 14 ore di frequenza con tanto di esame finale. Una volta ottenuto il patentino dovrà esibirne copia al sindaco e al responsabile del Presidio veterinario dell’Usl 16 entro 60 giorni. “Il corso – come ha detto al quotidiano online il comandante della polizia locale Francesca Prota – prevede nozioni di etologia canina, sviluppo comportamentale e benessere del cane, linguaggio del cane nella comunicazione con l’uomo, gestione educazione del cane del proprietario, come prevenire l’aggressività, norme e leggi in materia di animali da affezione“. Insomma, un’infarinatura di tutto ciò che serve per educare un cane e farlo diventare davvero il proprio miglior amico. Ma, soprattutto, per essere capace di diventare il suo.
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