Federica Moriano ha 26 anni, vive a Sanremo ed è una “balia disperata”. Che cosa fa esattamente? Cura i cuccioli di animali rimasti senza mamma, quelli troppo piccoli per riuscire a sopravvivere da soli, e quando sono svezzati cerca per loro una casa. Insieme a lei ci sono Roberta Michetti, Roberta Drovandi e Sonia Santoro. Sono proprio loro le Balie Disperate, volontarie private e completamente autofinanziate che hanno fatto dell’amore per questi esseri una vera e propria professione, ovviamente non retribuita. Per capire meglio cosa fanno queste ragazze abbiamo parlato proprio con Federica, che cura anche la comunicazione sulla loro nuovissima pagina Facebook.
Per prima cosa, come sei diventata una balia per animali?
Io in realtà sono l’ultima che si è aggiunta al gruppo. Mi hanno insegnato tutto le altre ragazze che con me offrono questo servizio. Perché non basta dare un biberon o del latte ai cuccioli, bisogna sapere anche come darglielo, quante volte e quale scegliere, non tutti vanno bene. Insomma, bisogna conoscere gli animali specie per specie. La mia è una passione che ora si è trasformata in una sorta di professione. Ma solo perché di mestiere faccio la dog sitter. In questo modo sono più o meno sempre a casa e posso occuparmi sia dei cani che ospito che dei cuccioli che tiro su. A loro serve tempo e attenzioni costanti.
Come nasce l’idea delle Balie Disperate e come funziona il servizio?
Il servizio in realtà c’è già da qualche anno e oramai siamo abbastanza conosciute a livello locale. Succede che chi trova un cane, un gatto o un uccellino abbandonati per strada poi li porti a noi. A volte sono anche gli stessi veterinari che ci consigliano, perché abbiamo molta esperienza e abbiamo una buona percentuale di sopravvissuti.
A volte, quindi, ci sono cuccioli che non ce la fanno?
Purtroppo sì, devi essere preparata anche a quello. La mamma per un neonato di qualsiasi specie è importantissima. Ma tentare si deve sempre e noi devo dire che spesso riusciamo a fare il miracolo.
E poi, una volta che i piccoli sono cresciuti, cosa fate?
Cerchiamo loro una famiglia come si deve e raccomandiamo loro di sterilizzarli una volta raggiunta l’età adatta. Non possiamo obbligare nessuno a farlo perché non siamo un’associazione, ma è importantissimo sterilizzare, soprattutto per fermare il fenomeno del randagismo.
Vi occupate più spesso di cani o di gatti?
I gattini sono molti di più a dire il vero. Ma ci sono anche tanti uccellini e mi è capitato personalmente di svezzare un cinghiale. A volte ci portano anche topini… insomma chi ha bisogno di aiuto con un cucciolo di pochi giorni può contare su di noi.
Ma tutto questo avrà un costo…
Certo, ma come dicevo prima, noi non siamo un’associazione e non raccogliamo fondi. A chi adotta i nostri cuccioli infatti chiediamo buoni pasto per comperare loro qualcosa nei negozi di animali, oppure abbiamo dei conti aperti dai veterinari. Noi soldi in mano non ne prendiamo e nemmeno vogliamo farlo. Ed è più sicuro anche per chi ci vuole aiutare: in questo modo chi ha donato sa che lo fa solamente per gli animali.
Ma come si impara a diventare una balia?
Con il tempo, la pazienza, l’amore e l’umiltà di seguire le istruzioni di chi ne sa più di te. Certo non ci si deve improvvisare…
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