Una bimba nutre i corvi del suo quartiere e loro la ringraziano portandole doni [VIDEO]

Gabi Mann ha solo 8 anni ma sa già che gli animali sono esseri preziosi e come tali vanno trattati. Ma attenzione, Gabi non ama solamente cani o gatti, come la maggior parte dei bambini della sua età, anzi, lei a dire la verità preferisce i corvi. Sì, avete capito bene, i corvi, uccelli che a pochi solitamente piacciono (sia grandi che bambini), per via del loro aspetto arcigno e di un famoso film di Alfred Hitchcock. Ma la cosa davvero eccezionale in questa storia è che i corvi sono soliti ringraziarla, ovviamente a modo loro, portandole oggetti che lei conserva e cataloga scrupolosamente.

Il tutto è iniziato all’incirca 4 anni fa quando, mentre andava a scuola, era solita lasciar cadere a terra pezzetti del suo pranzo al sacco in modo che i corvi potessero inghiottirli in fretta. Da quel momento, ogni mattina, proprio gli uccelli hanno iniziato ad attenderla alla fermata dell’autobus. In questo tempo, va detto che comunque Gabi ha adottato un approccio più che “professionale”: la piccola ha posizionato nel retro del cortile di casa sua diverse vaschette con acqua e cibo e i pennuti hanno preso l’abitudine ad andarla a trovare e mai a “becco vuoto”.

Infatti, dopo aver mangiato, Gabi trova spesso regali per lei: piccoli oggetti metallici, orecchini, bottoni, che i corvi le portano proprio per ringraziarla.Puoi guardarli se vuoi, ma non toccarli” è solita dire la bimba al fratello o agli amici, perché per lei quello è un vero e proprio tesoro. Una cosa che, a quanto pare, non è del tutto insolita nel mondo alato. “I corvi sono capaci di ricompensare chi li aiuta – ha detto John Marzluff, un etologo dell’Università di Washington, nel documentario che testimonia la storia di Gabi Mann realizzato dalla Bbced è chiaro in questo caso che Gabi è capace di comunicare con loro“. Insomma, che cani e gatti fossero in grado di provare sentimenti come il rispetto e la gratitudine ne eravamo consapevoli, ma forse, che anche i corvi potessero farlo è un po’ una sorpresa… o no?

Foto by Facebook

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