Un cucciolo denutrito riceve le sue prime carezze: la sua reazione spezza il cuore [VIDEO]

Il protagonista di questo commovente video (che va soprattutto ascoltato, ndr.) è un cane, anzi un cucciolo di cane, scampato a quello che può essere definito un canile lager. La sua storia, purtroppo, è simile a quella di tanti altri animali che, nati in condizioni di povertà e miseria, vengono ignorati dagli esseri umani. O, meglio, se ne incontrano uno è perché questo vuole far loro del male. Ed è proprio quello che teme il piccolo ripreso dalla volontaria: denutrito e probabilmente maltrattato cerca di evitare il contatto con la donna che è entrata nel suo box.

Prima indietreggia fino a toccare le sbarre della gabbia, poi si schiaccia contro la parete, quasi come volesse scomparire e inizia a mugolare, a lamentarsi. I suoni che emette sono acuti, l’unica cosa che sembra volere è scappare. Ma quando la volontaria inizia ad accarezzarlo, a parlare con lui in maniera gentile, il peloso si scioglie e si lascia andare in un sonoro pianto, proprio come un bambino tra le braccia di sua madre.

La clip, diffusa solo qualche giorno su Facebook fa dalla Lac Verona – Lega Abolizione Caccia ha già raccolto quasi 300mila visualizzazioni. “E’ un video che rappresenta chiaramente lo stato d’animo di molti cani maltrattati – ha scritto chi ha pubblicato le immagini – Anche se questo non era nel nostro paese posso assicurarvi che è al sicuro“. Infatti, il cucciolo è stato salvato da un canile della Romania. “La volontaria che lo ha preso ha messo a disposizione anche altri video in cui gioca felice nella sua nuova casa – ha poi aggiunto la responsabile della Lac Verona – Speriamo che riesca a superare questo trauma e riacquistare la fiducia verso noi umani e che possa al più presto trovare una famiglia che gli faccia dimenticare tutto“. E, ovviamente, lo speriamo anche noi.

Foto by Facebook

La reazione di un cucciolo maltrattato per anni…..

Posted by Lac Verona – Lega Abolizione Caccia on Mercoledì 23 dicembre 2015

 

Impostazioni privacy