Quando un animale soffre non è sempre facile capirlo. Ne abbiamo parlato di recente con i cani, evidenziando quali sono i segnali da tenere sotto controllo e che permettono ai proprietari di comprendere se il suo migliore amico ha qualcosa non va. Ma con i gatti è ancora più difficile. I felini, infatti, tendono a mascherare il dolore e, per loro natura, quando stanno male si rifugiano in qualche luogo nascosto. Anche in questo caso, però, ci sono degli atteggiamenti particolari che possono aiutare noi umani a sapere tempestivamente se il nostro micio non sta bene.
Numero uno: i gatti, si sa, si lavano spesso. Se smettono di curare la propria igiene personale, probabilmente c’è qualcosa che non va. Due: generalmente sono animali molto attivi (anche i più sedentari hanno i loro momenti di gioco sfrenato), quindi se li vedete dormire a lungo e muoversi poco, potrebbe essere meglio portarli subito dal veterinario. Tre: se il gatto smette di fare le fusa ed evita il contatto, è possibile che non sia a suo agio per una questione di salute. Quattro: se il micio ha scarso appetito e perde peso, potrebbe stare male. Cinque: l’aggressività in risposta ad un tentativo di carezza è un altro atteggiamento che può significare malessere.
Sei: se il gatto fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera dovrebbe essere un campanello d’allarme per il proprietario. Sette: miagolii particolari, vocalizzi notturni e altri rumori che il gatto non emetteva in precedenza possono essere tentativi di comunicare dolore. Ovviamente, questi segnali potrebbero manifestarsi tutti assieme o no. L’importante, come dicevamo, è dunque l’osservazione costante, nonché un intervento mirato. Per questo, se il vostro animale manifesta alcuni dei sintomi sopracitati, è bene farlo visitare subito dal proprio veterinario di fiducia.
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