Nell’eterna diatriba tra chi preferisce i gatti ai cani c’è chi afferma che i primi sono “migliori” anche perché solitamente vivono di più e si ha più tempo da trascorrere insieme a loro. Un fatto assodato anche dalle statistiche: se il proverbiale amico dell’uomo raggiunge in media i 12 anni, un micio invece tocca i 15. Ma come mai questo accade? Se lo sono chiesti i ricercatori dell’Università dell’Alabama secondo cui il motivo di tanta longevità sarebbe da ricercarsi nella tanto decantata indipendenza felina.
I cani, essendo animali molto sociali, tendono a vivere a stretto contatto con i loro simili, aumentando così le loro chances di infezione per patologie anche pericolose. Nei felini, invece, simili patologie hanno un tasso di espansione più lento, proprio per i minori contatti tra un esemplare e l’altro. La teoria del biologo Steve Austad in sostanza sostiene che oltre alle caratteristiche genetiche di una specie, nonché le condizioni dell’habitat, anche la solitudine sarebbe un fatto da tenere in considerazione nel calcolare la longevità di un essere vivente.
“La nostra è una teoria che si basa su prove ed esperienze – ha detto lo studioso Austad al Daily Mail – Pensiamo ad esempio ai gatti d’appartamento che, contrariamente ai cani, vivono in ambienti con un piccolo numero di persone, e quindi hanno le difese immunitarie molto alte. I mici vengono, inoltre, attaccati meno da altri animali, perché sanno scappare e difendersi. Hanno gli artigli e sanno essere feroci“. Altra spiegazione della loro longevità sono gli accoppiamenti: se negli anni, ci sono stati gli incroci più vari tra le diverse razze di cani, con i felini questo succede molto raramente. Joao Pedro De Magalhaes, ricercatore all’Università di Liverpool ha affermato: “Se i dati sono in continuo aumento, la vera domanda è: fino a che punto potrà vivere un quattro zampe? Nel futuro, forse anche più di cent’anni. Come gli umani“. E a noi non resta che sposare quest’ultima dichiarazione.
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