Le nostre storie: il cane Laika, un regalo di Natale in anticipo

Cristina ha un marito, due figli, un gatto e un lavoro. Da prima dell’estate, poi, nella sua vita è entrata anche Alyssa, una splendida meticcia bianca e champagne di taglia “medio-contenuta”, come dicono oggi i volontari delle associazioni quando devono descrivere uno dei loro cani da dare in adozione. Ed è proprio con Alyssa che abbiamo conosciuto Cristina, anzi Maria Cristina, donna capace ed entusiasta, innamorata della sua famiglia e degli animali. Come dice spesso anche lei, in fondo, per Alyssa è stato facile perdere la testa, perché lei è il “4 zampe perfetto”: non sporca in casa, non sale sul divano, non fa dispetti, è educata, non abbaia e, cosa importante per un nucleo familiare sempre in movimento, viaggia senza problemi e li segue ovunque. Insomma, direte voi, cosa si può volere di più? Un altro cane ovviamente, la “piccola e nera” Laika.

Ma, andiamo con ordine. Come dicevamo, Alyssa è arrivata nella famiglia di Cristina prima dell’estate, perché viveva in un canile. Una realtà sostanzialmente felice, a Montefiascone, in provincia di Viterbo, dove gli animali “ospiti” non sono troppi (circa 40) e le volontarie si dedicano a loro anima e corpo. Dopo l’adozione, Cristina è sempre rimasta in contatto con una delle donne che si era occupata di Alyssa prima di lei e, al canile, aveva notato anche un’altra cagnolina, Laika, molto vivace ed espressiva.

Di Laika in casa di Cristina si parlava spesso, soprattutto perché ultimamente la piccola non stava bene: la volontaria le aveva detto che il cane si stava lentamente spegnendo, perché la vita del canile, anche nelle realtà più felici, è sempre dura per i pelosi. Poi un giorno la bella notizia, finalmente anche Laika sarebbe stata adottata: dopo Natale una famiglia di Bologna avrebbe dovuto andare a prenderla. Cristina era contenta e allo stesso tempo preoccupata, Laika non mangiava quasi più, sarebbe sopravvissuta fin dopo le Feste?

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Con questo pensiero costante era partita per un breve viaggio di lavoro. Al suo ritorno a casa una sorpresa: il marito Giorgio le aveva comprato un peluche con un guinzaglio e una pettorina. Sì, va bene, aveva pensato Cristina, un gesto carino, ma che me ne faccio in fondo. Perché presa dai figli, dal cane, dal gatto e dal dover mettere la cena in tavola non si era accorta di una cosa fondamentale, sulla pettorina c’era una medaglietta con inciso un nome, Laika. Quando Giorgio glielo ha fatto notare lei non ci poteva credere: era stato lui a prendere accordi con la volontaria di nascosto a Cristina, la famosa “famiglia di Bologna” erano loro. Ed è così che ora la piccola Laika ha finalmente una casa con una mamma e un papà a 2 zampe, due fratellini umani e due non, Alyssa e il micio. A quanto pare, l’unico a non essere stato tanto d’accordo con questa decisione… Ma si abituerà, si spera. Buona vita Laika, te lo meriti.

Foto by Velvet Pets

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