Una banca dati aggiornata con tutte le casistiche delle malattie animali regione per regione. Il sogno di tutti i proprietari e, a dire il vero, anche di tantissimi medici veterinari seri e competenti. Perché se esistesse una cosa del genere, molti pelosi ammalati potrebbero essere salvati, poiché come per gli esseri umani, ci sono patologie per cui la celerità della diagnosi è essenziale. Ed è proprio per questo che una lettrice del sito www.castedduonline.it ha deciso di scrivere una lettera aperta, per denunciare ciò che è accaduto al suo cane Kuky, ennesima vittima della malasanità veterinaria.
“E’ solo un cane ti dicono in tanti – sostiene la proprietaria autrice della missiva – quando sei addolorato per la scomparsa del tuo amico animale. Sarà solo un cane, ma quale altro essere vivente ti rimane legato fino alla sua morte, offrendoti amore incondizionato?“. La donna prosegue quindi nel suo racconto: a settembre il suo 4 zampe Kuky, smette di mangiare e inizia a zoppicare. Ovviamente lei lo porta dal suo dottore, che gli trova anche un po’ di febbre. Il medico fa al cane una puntura e questo sembra stare meglio, poi di nuovo inappetenza, calo delle energie e zoppia.
“Ci siamo rivolti a una rinomata clinica veterinaria di Monserrato (in provincia di Cagliari, ndr.) – prosegue l’affranta padrona di Kuky – ed è iniziato il supplizio dell’esclusione per tentativi delle possibili malattie, il metodo più utilizzato dalla medicina e forse il più giusto ma che a volte fa perdere tempo prezioso“. La signora, inoltre, si pone proprio il quesito espresso in apertura del nostro articolo: come mai non esiste ancora una banca dati che riporti la statistica delle malattie che causano la morte degli animali in modo da conoscere le più frequenti in un territorio specifico? Possibile che ancora oggi si proceda per lo più per tentativi?
IL CANE E’ MORTO, I PROPRIETARI DENUNCIANO IL VETERINARIO
In Sardegna poi, zona di ovini, è molto probabile che le zecche attacchino i cani. Perché allora, con tutti i sintomi di Kuky, l’équipe di quel “rinomato centro” non ha neppure preso in considerazione l’ipotesi? Purtroppo, come è stato dimostrato da un ultimo dottore (quando però era ormai troppo tardi) Kuky era stato punto proprio da una zecca e aveva contratto proprio l’Ehrlichiosi. “La malattia era già in stadio avanzato – conclude la donna nella sua lettera – il suo corpicino era indebolito dalle cure sbagliate ed è morto“. La signora ha deciso di denunciare l’accaduto affinché la morte del peloso non sia stata vana. Speriamo che il suo appello non cada nel vuoto.
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