Ci sono cose a cui chi ha un cane non pensa spesso. Come ad esempio quale sia l’età giusta per poterlo portare a spasso. Ve lo scrivo per esperienza personale perché, nonostante ami gli animali da sempre e abbia una passione non tanto segreta per il miglior amico dell’uomo, nonostante per “mestiere” parli di loro e mi confronti spesso con quelle che sono le legislazioni vigenti, io stessa, a quale dovesse essere l’età del conduttore canino, non avevo mai fatto mente locale. Almeno, questo fino a ieri lunedì 23 novembre, ovvero quando mio figlio di 9 anni e mezzo è stato protagonista di una piccola disavventura mentre faceva fare la pipì al nostro meticcio proprio sotto casa.
Le cose sono andate così: il bambino scende da solo con il cane per fargli fare i suoi bisogni, ma non allaccia correttamente la pettorina, l’animale si libera dal guinzaglio e finisce in mezzo alla strada, fortunatamente poco trafficata. Mio figlio a quel punto ha un’idea a dir poco geniale (sì, sono una madre orgogliosa): abbraccia il cane per tenerlo fermo e intanto chiede aiuto. Il grande, per fortuna, lo sente dalla finestra e corre in soccorso di cane e fratello. Tutto è bene quel che finisce bene. Tralasciando il fatto che nessuno dei passanti ha aiutato il bambino abbracciato al cane, se il 4 zampe fosse finito sotto un’automobile, se si fosse messo a correre, se qualcuno si fosse spaventato vedendolo libero, cosa sarebbe successo?
Sono queste le prime domande che mi sono posta non appena ripresa dallo shock. Ed è così che ho scoperto che, come spesso accade nel nostro Belpaese, non esiste una vera e propria legislazione in merito. La maggiore età come requisito minimo per portare fuori un cane è citata solo in una circolare del ministero che fa riferimento alla lista delle razze ritenute pericolose. Eppure, qualche mese fa ad Acquanegra, in provincia di Mantova, un donna è stata multata dai vigili perché aveva fatto uscire il proprio cane con la figlia di 14 anni. In quel caso, i carabinieri hanno applicato un’ordinanza sindacale, la numero 37 del 2012 che prevede una sanzione da 25 a 500 euro. In quell’atto, si legge che “è fatto divieto di affidare gli animali a persone che, per età o condizione fisica, siano incapaci di garantire idonea custodia dell’animale stesso“.
La motivazione è chiara: non si può lasciare un cane nelle mani di chi non riesce a badarvi. Ma l’interpretazione contesta che sia inidonea una persona minorenne. Di certo mio figlio, che bloccando il cane con il suo corpo ha fatto un gesto saggio e coscienzioso, ha dimostrato di saper badare al cane, anche se meno a se stesso, forse. Ma è vero anche che 9 anni e mezzo forse sono un po’ troppo pochi, perché l’imprevisto, soprattutto per chi abita in città, è sempre dietro l’angolo e non bisogna distrarsi mai. Per il bene dell’animale e delle persone che vivono con noi e intorno a noi…
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