Si dice che i gatti siano freddi, indifferenti e poco amorevoli. Ma chi lo fa probabilmente non ha mai condiviso istanti della sua esistenza con uno di loro e, soprattutto, non ha mai visto una mamma gatta all’opera con i propri micini. Perché, proprio come i genitori a “2 zampe”, i felini non solo sono particolarmente affettuosi, ma sono anche dotati di un’estrema pazienza e di una grande capacità educativa.
Insomma, le mamme gatte sono un esempio da seguire e sono anche molto protettive. Subito dopo la nascita dei cuccioli, infatti, la gatta abbandona raramente la cuccia, solo per mangiare e soddisfare le sue necessità fisiologiche: il resto del tempo lo trascorre accudendo e nutrendo i gattini. Nei primi giorni fa praticamente solo questo e si infuria se qualche estraneo tenta di toccarle la prole. Quando i micini sono un po’ più grandicelli e iniziano a “voler lasciare il nido”, più o meno intorno al 20esimo giorno di vita, mamma gatta corre a riprenderli e gli insegna l’ubbidienza, afferrandoli per la collottola. Questo gesto simboleggia la sottomissione, il piccolo è immobilizzato e completamente inerme.
Quando hanno 4 settimane i gattini sono in grado d’utilizzare la cassetta della lettiera e se non lo fanno la mamma li punisce severamente. Inoltre, lei non è più così disponibile all’allattamento e li lascia spesso da soli nel nido (possono mangiare cose solide). A 40 giorni di vita circa i cuccioli vengono iniziati, sempre dalla madre, alla caccia: quando avranno appreso tutto quello che c’è da sapere il compito della mamma sarà terminato, mentre a chi li osserva, resteranno per sempre negli occhi le immagini di quegli istanti preziosi. Noi, grazie al sito Bored Panda, ne abbiamo selezionate 10 tra le più belle che ritraggono mamme e figli gatti nel loro quotidiano. Guardate lo sguardo orgoglioso, guardate l’amore. E poi si dice che i gatti siano freddi, indifferenti…
Foto by Bored Panda
